Su Rai 5 in prima serata “Art Night” racconta la Collezione Farnesina, che con oltre quattrocento opere offre una ampia panoramica dell’arte italiana del XX e del XXI secolo
Un racconto della Collezione Farnesina, che con oltre quattrocento opere offre una ampia panoramica dell’arte italiana del XX e del XXI secolo, con elementi che la rendono una collezione unica al mondo. È il documentario “La diplomazia dell’arte” diretto da Alessandro Perozzi, con la consulenza di Anna Villari, ad aprire l’appuntamento con “Art Night”, in onda venerdì 24 giugno alle 21.15 su Rai 5. La Collezione Farnesina nel 2019 ha compiuto vent’anni dal suo avvio ufficiale. È una collezione molto particolare, frutto di una stretta collaborazione con artisti, i loro eredi, fondazioni o gallerie che prestano le loro opere con un contratto di comodato gratuito.
Ma la Farnesina è anche un luogo visitato da un pubblico d’eccezione: Capi di Stato stranieri, Ambasciatori, rappresentanti delle maggiori Istituzioni italiane e internazionali, che vengono accolti in un ambiente prestigioso, arredato con meravigliosi esempi della produzione artistica italiana più recente, che è anche uno straordinario veicolo di promozione dell’Italia. In un momento in cui il peso degli Stati si misura anche in termini di prestigio culturale, questa collezione d’arte diventa un importante strumento di diplomazia internazionale. Anche per questo la scelta delle opere a volte si orienta su quelle che, più di altre, sanno rappresentare i temi di interesse delle agende internazionali su cui il nostro Paese è presente: la povertà, il rapporto con il Mediterraneo, l’emergenza ecologica, i diritti umani. Un documentario raccontato attraverso le parole degli stessi artisti, dai grandi nomi dell’arte contemporanea italiana come Michelangelo Pistoletto, Mimmo Jodice, Giosetta Fioroni, ai più giovani come Pietro Ruffo, Davide Monaldi, Elena Bellantoni, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.
A seguire il documentario dedicato a Zaha Hadid. Un ritratto inedito dell’architetto che ha disegnato la sede principale del Maxxi a Roma, creando così un’immagine iconica del museo.