Cattiva digestione o ansia? Ecco come distinguerle


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Non è facile definire una precisa e netta divisione tra la cattiva digestione correlata a patologie o disturbi di vario genere e quella dovuta all’ansia e allo stress. In effetti lo stress e l’ansia sono spesso causa di cattiva digestione, è vero però che per molte persone questi eventi in molti casi non sono correlati ad altre cause delle difficoltà a digerire. In ogni caso nel momento in cui si soffre di dispepsia in modo frequente o molto intenso è sempre consigliabile recarsi dal proprio medico, che può consigliare l’eventuale necessità di utilizzare specifici farmaci o di sottoporsi a esami diagnostici.

La cattiva digestione e le patologie correlate
Le patologie o i disturbi correlati a una cattiva digestione o ad essa associati sono numerosi. A ogni problematica conseguono poi particolari sintomi, che in vari casi possono non essere presenti nei soggetti ansiosi. Per fare un esempio preciso, tra i sintomi del reflusso gastroesofageo vi è spesso la cattiva digestione, ma anche un frequente rigurgito acido, con fastidio alla gola o anche tosse. Chi soffre di ernia iatale ha difficoltà a inghiottire gli alimenti e prova intenso bruciore dopo un pasto, soprattutto se si sposta in posizione supina. Altri disturbi più gravi, come l’ulcera o la pancreatite, possono causare dolori acuti, febbre o altri sintomi specifici. In molti casi chi soffre di questi disturbi avverte i sintomi molto frequentemente, o in seguito a pasti particolarmente pesanti o abbondanti. L’ansia e lo stress che si perpetuano a lungo possono portare allo svilupparsi di vere e proprie patologie dell’apparato digerente. Questo ovviamente complica la possibile distinzione tra i due ambiti che abbiamo sopra citato.

L’ansia e la dispepsia
Sono molte le persone che in situazioni di stress o di preoccupazione si trovano a non riuscire a digerire: lo stomaco si chiude, si avverte acidità di stomaco e nausea, si possono avere anche casi di dissenteria o di forte dolore addominale. Questo indipendentemente da ciò che si consuma, dall’entità del pasto o dalle altre caratteristiche dello stile di vita. Si parla in questi casi di somatizzazione: un soggetto che avverte uno stato di ansia e di preoccupazione tende ad ottenere una risposta attraverso il proprio sistema digerente. Per alcune persone un esame da parte del medico in alcuni casi non porta ad evidenziare alcun tipo di problematica che possa giustificare i sintomi avvertiti. Chi invece soffre di digestione pesante spesso evidenzia i sintomi soprattutto in seguito a particolari situazioni.

Curare un problema emotivo
Chiunque avverta un qualsiasi problema digestivo più volte nel corso di un breve periodo dovrebbe rivolgersi al proprio medico. Questo indipendentemente dalle cause, in quanto è molto importante valutare sia l’eventuale situazione di ansia e di stress, sia la presenza di una patologia a carico dell’apparato digerente. Entrambe le situazioni possono infatti degenerare, il medico potrà valutare gli esami diagnostici cui sottoporre il proprio paziente, per poi predisporre una terapia. In questo modo si scongiura lo svilupparsi di patologie più gravi.