Koten, l’uomo che visse tre volte: in un libro la storia del ragazzo del centro Inail Villa Marina a Ostia e grande atleta paralimpico
Koten: “Dopo l’incidente ho avuto la fortuna di trovare il professor Antonio Maglio”. La terza vita di Giuliano Koten inizia grazie all’incontro con Antonio Maglio che infonde nei ragazzi di Ostia il desiderio di ricominciare a vivere, utilizzando un farmaco speciale: lo sport. In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”, Koten ha rievocato il suo incontro con l’inventore delle Paralimpiadi: “Dopo l’incidente ho pensato al peggio ma poi ho avuto la fortuna di trovare il professor Antonio Maglio precursore dello sport per disabili”. “Pensavo di essere giunto al capolinea invece il ricovero al Centro spinale di paraplegia di Ostia Lido mi permise di iniziare quella che chiamo la mia terza vita, dopo la gioventù a Fiume e l’arrivo da esule a Novara”.
“Sono tornato a pensare di avere un futuro grazie allo sport”. L’incontro con Antonio Maglio e i ragazzi di Ostia infonde nuovi stimoli ed energie, spingendo l’atleta venuto da Fiume a rimettersi in gioco: “A poco più di un anno dall’incidente che mi ha impedito di camminare con le mie gambe sono tornato a pensare di avere un futuro grazie allo sport”. Il ricordo di Koten quindi corre ai giorni di Ostia dove è iniziata la sua terza vita: “Nelle fila della squadra di Ostia eravamo 20 atleti in sedia a rotelle pronti a cimentarci in discipline come il nuoto, il tiro con l’arco, la scherma, il tennis, il ping pong, la pallacanestro”. Al centro di numerose attività sociali, Koten ha continuato in questi anni il suo impegno a favore dello sport e delle persone con disabilità.
La vicenda umana e professionale di Antonio Maglio. Medico e dirigente dell’Inail, Antonio Maglio, sulla scia delle innovazioni apportate da Ludwig Guttmann a Stoke Mandeville in Inghilterra, intuì con spirito visionario e pionieristico che lo sport potesse aiutare le persone con disabilità a guardare avanti e diventare uno straordinario strumento di integrazione e reinserimento sociale. Vicedirettore e primario del Centro Inail per paraplegici Villa Marina ad Ostia, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, Maglio cominciò ad organizzare gare sportive tra i pazienti fino a maturare l’idea vincente di affiancare alle Olimpiadi di Roma del 1960, le prime Paralimpiadi per atlete e atleti con disabilità. Sostenuto dall’Inail, Maglio riuscì a realizzare il suo sogno professionale e di vita. La vicenda professionale e umana del grande medico dell’Inail e delle ragazze e dei ragazzi di Ostia è diventata una fiction di successo trasmessa lo scorso 16 maggio da Rai Uno e ora disponibile su Rai Play.