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Incubo zanzare: la App dell’Istituto Superiore di Sanità per tracciarle


L’Italia è tra i Paesi europei più infestati dalle zanzare: individuati oltre 8.800 siti di riproduzione a livello internazionale e ora arriva la App per tracciarle

Zanzare: grazie all’utilizzo di biocidi e trattamenti antilarvali biologici si possono preservare gli alimenti biologici e la salubrità degli ambienti anche in aperta campagna

L’Italia è uno dei paesi europei più colpiti dalle zanzare, sia per numero di specie (65 attualmente conosciute) sia per la loro ampia distribuzione e densità sul territorio, considerando soprattutto le specie invasive. Controllare la loro diffusione è importante non solo per le loro fastidiose punture, ma anche perché le zanzare sono potenziali vettori di patogeni per l’essere umano (es. virus Dengue e Chikungunya), che possono rappresentare una minaccia per la salute pubblica“. A spiegarlo è l’Istituto superiore di sanità che nel 2020, in collaborazione con Sapienza Università di Roma, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Muse – Museo delle Scienze di Trento e Dipartimento di Fisica e Astronomia ‘Augusto Righi’ dell’Università di Bologna, ha lanciato l’app gratuita ‘Mosquito Alert Italia’ per tracciare le zanzare presenti sul nostro territorio.

L’APP PER TRACCIARE LE ZANZARE

In un’ottica di scienza partecipata (citizen science), che affianca i cittadini ai ricercatori l’app consente di inviare sia segnalazioni non fotografiche delle punture, che foto di zanzare o di raccolte di acqua stagnante, che possono rappresentare potenziali siti riproduttivi dell’insetto come, per esempio, i tombini. Lanciata per la prima volta in Spagna, ad oggi l’app ha registrato oltre 200mila download a livello internazionale, sono state 39.577 le zanzare segnalate e 8.883 i siti di riproduzione individuati. Lo scopo è quello di raccogliere e validare il maggior numero di fotografie di zanzare per mapparne le specie, con particolare attenzione alla ‘tigre’ (Aedes albopictus) e ad altre specie invasive come la zanzara coreana (Aedes koreicus) e quella giapponese (Aedes japonicus), arrivate recentemente nel nostro Paese. Il cittadino al centro, dunque, e al fianco dei ricercatori nel controllo delle zanzare.

COME SI USA L’APP

“Usare l’app è molto facile- spiega l’Iss- per conoscere la specie in tempo reale basterà fotografare una zanzara e inviare lo scatto alla task force degli esperti. Le segnalazioni dei cittadini, una volta validate, verranno inserite nella mappa interattiva sul sito di Mosquito Alert Italia e potranno aiutare a mirare efficacemente gli interventi di controllo. Per non vanificare i risultati delle disinfestazioni in aree pubbliche condotte dagli enti locali, sarà importante sensibilizzare i cittadini anche rispetto alla gestione delle aree private in cui le zanzare potrebbero svilupparsi, come le raccolte domestiche di acqua stagnante”.

“Per contribuire al progetto, chiediamo ai cittadini di scaricare subito l’app e di utilizzarla quando vengono punti o riescono a fotografare una zanzara”, sottolinea Beniamino Caputo, ricercatore di Sapienza Università di Roma e coordinatore di Mosquito Alert Italia. “La qualità delle foto inviate è fondamentale, per una valida identificazione della specie- aggiunge Caputo- Gli esperti, sempre tramite smartphone, informeranno l’utente sulla zanzara fotografata ed elaboreranno mappe delle specie presenti sul territorio, utili a gestire e indirizzare le disinfestazioni”.

“Mosquito Alert permette al cittadino di aderire al progetto con tre diversi livelli di partecipazione– chiarisce Alessandra della Torre, coordinatrice del gruppo di Entomologia medica della Sapienza e chair del progetto Aim-Cost- dalla segnalazione più semplice e immediata tramite l’app, quella delle punture, allo step successivo dell’invio delle foto di zanzare o di siti riproduttivi, fino all’invio fisico di interi esemplari di zanzara, per i più appassionati”.