Buche a Roma: il Tar del Lazio ha accolto l’intervento del Codacons nell’ambito della class action intentata contro l’amministrazione comunale
Sulle buche stradali il Codacons vince la sua battaglia contro Roma Capitale, con il Tar del Lazio che ha accolto l’intervento dell’associazione nell’ambito della class action intentata contro l’amministrazione comunale, e ha ordinato al Comune di adottare una serie di atti per risolvere le criticità sul fronte della sicurezza stradale e della mobilità di cittadini e disabili.
Il Codacons aveva promosso dinanzi al Tar una class action contro la P.A., ai sensi dell’art 3 del d.lgs. 198/2009, congiuntamente al Prof. Antonio Guidi (ex ministro della famiglia con delega alla disabilità) con la quale si chiedeva di ripristinare la corretta erogazione del servizio di manutenzione stradale nella capitale, in favore di tutti i cittadini e soprattutto dei disabili, soggetti che subiscono più di tutti il dissesto dell’asfalto e le buche della città.
La II sezione del Tar (Presidente Francesco Riccio, Relatore Michele Tecchia) pronunciandosi sulla class action ha ritenuto fondate le istanze contenute nell’atto di intervento del Codacons, e ha emesso una sentenza in cui si legge:
“l’atto di intervento di Codacons è pienamente ricevibile ed ammissibile. Né è revocabile in dubbio il fatto che l’Associazione interveniente abbia allegato una lesione diretta, concreta ed attuale dell’interesse collettivo di cui essa si fa promotrice (id est l’interesse della categoria delle persone disabili). L’avvenuta prospettazione delle generali problematiche che le attuali condizioni manutentive delle strade di Roma possono determinare per la vita delle persone […] è sufficiente a radicare l’interesse ad agire dell’Associazione che interviene a tutela di un interesse collettivo di un’intera categoria, interesse certamente differenziato e qualificato […]
Quanto alla domanda volta ad ottenere il rispetto degli standard qualitativi ed economici stabiliti da Roma Capitale con il Piano della Performance 2018-2020 per il servizio di manutenzione stradale, essa appare parzialmente fondata nei termini che seguono. Gli standard qualitativi ed economici invocati nel presente giudizio sono infatti quelli stabiliti dal Piano della Performance 2018-2020 adottato da Roma Capitale in ossequio all’art. 10 del d.lgs. n. 150 del 2009. In particolare, i suddetti standard sono stati declinati dal Documento Unico di Programmazione 2018-2020 di Roma Capitale (c.d. DUP) sotto forma di obiettivi strategici generali, a ciascuno dei quali corrispondono ulteriori obiettivi operativi più analitici e dettagliati […]
Emergono dal DUP 2018-2020 alcuni specifici obiettivi strategici ed operativi – strettamente afferenti all’interesse collettivo azionato nel presente giudizio, id est l’interesse delle persone disabili alla sicurezza delle condizioni stradali – che Roma Capitale non ha provato di aver raggiunto e che, pertanto, vanno considerati insoddisfatti […] Orbene, dalla mancata dimostrazione della puntuale realizzazione dei summenzionati obiettivi strategici ed operativi discende l’obbligo di Roma Capitale di porre in essere ogni iniziativa necessaria per la loro esecuzione, fatta salva ogni azione eventualmente già compiuta o intrapresa a tal riguardo”.
Il Tar del Lazio ha quindi accolto le istanze del Codacons ordinando “a Roma Capitale di adottare ogni atto eventualmente necessario per la realizzazione degli specifici obiettivi strategici ed operativi del DUP 2018-2020 indicati in motivazione (segnatamente l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la mobilità per i disabili”, nonchè l’obiettivo strategico chiamato “Migliorare la sicurezza stradale intervenendo su infrastrutture, veicoli ed utenti, anche sulla base del lavoro svolto dalla consulta cittadina della sicurezza stradale. Messa in sicurezza di intersezioni stradali e punti a più alto rischio di incidentalità” integrato dal corrispondente obiettivo operativo indicato in motivazione), entro 180 giorni dalla comunicazione o notificazione della presente sentenza, all’uopo utilizzando le risorse strumentali, finanziarie ed umane già assegnate in via ordinaria e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nonché fatta salva ogni azione eventualmente già compiuta o intrapresa per l’esecuzione di detti obiettivi”.
“Si tratta di un clamoroso successo per il Codacons, che da anni conduce una storica battaglia contro le buche stradali di Roma, e per tutti i cittadini, specie i soggetti più danneggiati dal dissesto stradale come i disabili che ora, grazie alla nostra class action, vedranno il Comune costretto a rispettare gli impegni presi mettendo in sicurezza le strade e garantendo la mobilità degli utenti gravemente compromessa dalla disastrosa situazione dell’asfalto capitolino”.