Durante la pandemia solo il 36% dei bambini di 10-11 anni ha eseguito i livelli raccomandati di attività fisica, per il restante 64% il tempo dedicato è stato troppo poco
Durante la pandemia solo il 36% dei bambini di 10-11 anni ha eseguito i livelli raccomandati di attività fisica, per il restante 64% il tempo dedicato al movimento è stato troppo poco. A dirlo è una ricerca coordinata dall’Università di Bristol e pubblicata su International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, che a fine 2021 ha reclutato 393 bambini da 23 scuole nell’area di Bristol per indagare come erano cambiate le loro abitudini in termini di movimento. Per misurare l’attività fisica svolta dai bambini, i ricercatori hanno fatto indossare loro un accelerometro, sottoponendoli poi, insieme ai genitori, a un questionario.
I dati sono stati confrontati con i risultati di un precedente studio condotto prima della pandemia su quasi 2.300 bambini della stessa età e area. Dalla ricerca è emerso che i bimbi sono rimasti poco attivi anche quando il lockdown è finito. Nonostante l’allentamento delle restrizioni, infatti, in quella fascia di età si è registrata una riduzione media del 13% del tempo dedicato all’attività fisica intensa rispetto a quanto accadeva prima della pandemia. Lo studio ha anche mostrato un marcato aumento del tempo che i bambini trascorrevano in modo sedentario, pari a 25 minuti in più al giorno rispetto a prima della pandemia.
“È stato sorprendente constatare che, anche dopo la riapertura delle attività, i livelli di esercizio fisico tra i bambini sono rimasti al di sotto del periodo pre pandemia, indicando dei cambiamenti nei modelli di vita”, commenta il coordinatore dello studio Russel Jago, secondo il quale i risultati evidenziano la necessità di rafforzare le opportunità per i bambini di essere fisicamente attivi e di sensibilizzare bambini, famiglie, scuole e comunità sull’importanza dell’esercizio fisico.