Su Rai 5 Art Night propone il documentario “Imparare l’arte”


In prima serata su Rai 5 “Art Night”, il programma condotto da Neri Marcorè, propone il doc di Mario Tugnoli “imparare l’arte”

art night

Chi sono gli artisti del futuro? E come imparano a esserlo? Domande al centro di “Art Night”, il programma condotto da Neri Marcorè, in onda venerdì 1° luglio alle 21.15 su Rai 5, che propone il doc di Mario Tugnoli “imparare l’arte”. Il doc – prodotto da Mark in video, in collaborazione con Rai Cultura – racconta le Accademie di Belle Arti italiane, istituzioni prestigiose e con una tradizione secolare alle spalle. In genere, sono luoghi bellissimi e densi di storia dove architettura, archeologia e importanti collezioni di opere d’arte convivono felicemente.

Ma sono anche luoghi che ci interrogano, che pongono domande scottanti e attuali per tutti coloro che si interessano di arte. Si può insegnare l’arte? E si può imparare? Di cosa ha bisogno un talento per crescere? Hanno ancora senso le discipline tradizionali, le lunghe ore passate a disegnare dal vero o a modellare la creta, ora che la tecnologia ha fatto irruzione nell’arte con nuovi materiali, nuove tecniche, e una varietà praticamente infinita di approcci possibili alla realizzazione di un’opera d’arte? Oggi che la definizione stessa di opera d’arte è al centro di un denso dibattito filosofico?  A rispondere sono i direttori, ma anche agli allievi di quattro accademie storiche prestigiose: Bologna, Carrara, Ravenna e Venezia. A Bologna, obiettivo sull’approccio multidisciplinare e la contemporaneità; a Carrara su Scultura e sul mondo del marmo, dalle Cave agli Atelier; a Venezia sulla relazione tra tradizione e innovazione, attraverso un corso tradizionale, come quello di Anatomia artistica; e a Ravenna sul prezioso universo del mosaico.

La serata di “Art Night” prosegue con “Millenniarts” di Luigi Pingitore, prodotto da No Spoon film, in collaborazione con Rai Cultura.

Tre artisti apparentemente senza alcun punto di contatto: lo street artist Jorit, lo scultore Jago, la performance artist Virginia. Eppure, c’è un filo rosso che li unisce: sono giovani, sono tutti e tre proiettati in un percorso di crescita e affermazione, appartengono alla generazione dei millennials per cui utilizzano social media e dirette streaming per farsi conoscere. Ma hanno una sola ossessione: fare arte.