I terremoti sono dei fenomeni del tutto imprevedibili: le scosse arrivano senza avvertire, spesso provocando ingenti danni agli edifici e alle persone che si trovano colti alla sprovvista.
Proprio per questo, la pericolosità degli eventi sismici non va affatto sottovalutata, anzi è importante adottare quanto prima – in via preventiva – soluzioni che possano resistere il più possibile all’azione violenta del terremoto.
Un discorso che interessa anche gli edifici industriali, in particolare quelli progettati prima del 2008, anno che ha fissato le nuove norme tecniche di costruzione.
In questo caso, investire in opere di miglioramento sismico significa salvaguardare non soltanto la salute e la sicurezza dei lavoratori ma anche la sopravvivenza dell’attività aziendale stessa.
Del resto, se è vero che i terremoti, oltre ad essere imprevedibili, sono anche inevitabili, è altrettanto vero che è possibile al giorno d’oggi mettere in campo opere di riduzione del rischio sismico in grado di incidere sul grado di vulnerabilità al rischio sismico degli edifici industriali e quindi ridurre – se non addirittura eliminare – le conseguenze negative che derivano dai terremoti.
Per questo, conviene sempre affidarsi ad aziende specializzate in interventi di retrofit antisismico per edifici industriali, come ad esempio Seriana Edilizia, punto di riferimento del settore che dispone di un’equipe specializzata costituita da oltre 85 persone altamente qualificate.
Adeguamenti antisismici: in cosa consistono e a chi rivolgersi
Di base, si definiscono adeguamenti antisismici tutti quegli interventi su edifici industriali già esistenti che sono volti a ottenere un livello di sicurezza pari a quello presente sulle strutture di nuova realizzazione. Si tratta, quindi, di una tipologia di opere che non va confusa con i miglioramenti antisismici i quali, invece, mirano semplicemente ad aumentare il grado di resistenza rispetto all’azione sismica.
In genere, la realizzazione di opere di retrofit antisismico per edifici industriali prevede l’attuazione di specifiche fasi. Il punto di partenza è sempre l’analisi del rischio antisismico: tramite essa, si stima l’indice di vulnerabilità dell’edificio industriale, esaminando diversi fattori, come lo stato attuale della costruzione, lo stato di sollecitazione a cui è stato sottoposto l’edificio nel corso del tempo, la tipologia di materiali impiegata ed il loro grado di resistenza.
Una volta effettuata la predetta valutazione, si procede con l’individuazione degli interventi più performanti per l’adeguamento antisismico dell’edificio interessato, elaborando progetti dall’elevato contenuto ingegneristico. Nella maggior parte dei casi, l’attenzione è rivolta soprattutto ai pannelli di tamponamento, elementi strutturali tra i più vulnerabili all’interno degli edifici industriali.
Allo stesso tempo, buona parte del lavoro si concentra sul rinforzo dei pilastri prefabbricati ed i relativi materiali presenti sulla fondazione: opere di incamiciature in cemento armato o in acciaio consentono di aumentare il grado di resistenza del pilastro rispetto ai meccanismi fragili.
Le agevolazioni fiscali a sostegno delle opere antisismiche
Attualmente, effettuare lavori di adeguamento antisismico è meno oneroso rispetto al passato. Proprio di recente, infatti, lo Stato italiano è intervenuto riconoscendo agevolazioni fiscali, come ad esempio il Sisma Bonus, in favore di imprese e privati che intendano ridurre il grado di vulnerabilità dell’edificio rispetto all’azione del sisma.
Si tratta di un’opportunità da non lasciarsi scappare in quanto consente di ottenere una detrazione importante sulle spese sostenute per le opere di riqualificazione antisismica.