Oggi è la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città: un’iniziativa per stimolare l’azione dei sindaci sulla rigenerazione dei centri urbani
Taglia il traguardo delle 5 edizioni la ‘Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città’ promossa dall’Associaizone nazionale comuni italiani (Anci), Health City Institute e Osservatorio nazionale C14+. L’iniziativa, che come ogni anno ricorre il 2 luglio, è stata presentata questa mattina a Roma nella sede Anci, alla presenza della sottosegretaria di Stato allo Sport, Valentina Vezzali, e del presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli.
La scelta di celebrare l’evento il 2 luglio non è casuale ma è motivata dal fatto che questa data rappresenta il giorno centrale dell’anno solare e il messaggio che s’intende veicolare è che la salute, l’ambiente, il benessere e lo sport debbano diventare temi centrali delle politiche nazionali, regionali e delle città durante tutto l’anno.
L’edizione 2022 della Giornata, che gode del patrocinio di Intergruppo parlamentare ‘Qualità di vita nelle città’, Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri, Unesco Chair on Urban Health – Education and Research for Improved Health and Wellbeing in the Cities, ed è organizzata in collaborazione con Federsanità, Fondazione SportCity, Cittadinanzattiva, vuole richiamare l’attenzione, e stimolare l’azione dei sindaci, sulla necessità e l’urgenza di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere, lo sport, l’ambiente.
‘L’idea di istituire la Giornata nazionale, nata del 2008, deriva dalla riflessione del cercare di mettere a terra l’urgenza di affrontare i temi di sport e salute. Oggi sappiamo che le città devono diventare più resilienti, la loro configurazione attuale rappresenta, infatti, una fonte di forti rischi per la salute pubblica, ma al contempo una sfida ricca di opportunità per governi, regioni, città e cittadini consapevoli che la salute è bene comune, uno stato completo di benessere psico-fisico e non la mera assenza di malattia’, ha sottolineato Andrea Lenzi, presidente di Health City Institute e del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le Scienze della vita della Presidenza del Consiglio dei ministri.
‘La quinta Giornata nazionale- ha continuato Lenzi- arriva in un momento storico che ha messo a dura prova le nostre comunità e i nostri territori, dimostrando una volta di più come occorra identificare strategie di azione unitarie e nuove alleanze per plasmare un modello di cura e di benessere urbano all’altezza della sfida che stiamo vivendo’.
La Giornata nazionale nasce dalla constatazione dell’aumento dei fattori di rischio per la salute e lo sviluppo dell’uomo legati alle malattie croniche non trasmissibili e a quelle infettive e diffusive, come la recente esperienza del Covid-19, un fenomeno esacerbato negli ambienti urbani dal significativo incremento della popolazione in questi contesti.
Il tema scelto per questa edizione è ‘Rigenera in salute la tua città’, a sottolineare come i processi di riqualificazione e rigenerazione urbana in atto nei nostri territori, anche alla luce dei traguardi e degli obiettivi espressi dal Pnrr, debbano necessariamente includere la salute come fattore di crescita e coesione per il Paese. Come ogni anno, durante la settimana precedente e quella successiva al 2 luglio, i Comuni italiani sono invitati ad aderire alla Giornata, organizzando iniziative di sensibilizzazione culturali, sociali, sportive, sanitarie collegate al tema della salute e del benessere nelle città e promuovendo sul proprio territorio, nelle forme e con i partner ritenuti più idonei, il tema della Giornata.
Filo conduttore dell’iniziativa è che la città stessa diventa un bene comune, nel suo complesso, in quanto i cittadini che vi risiedono condividono non solo spazi fisici e servizi, ma contribuiscono concretamente alla qualità di vita e al livello di benessere diffuso. Gli amministratori sono chiamati a essere parte attiva in questo processo di sviluppo della città, soprattutto in questa fase in cui l’epidemia dovuta al Covid-19 ha imposto il tema centrale del ruolo dei Comuni e dei sindaci nella gestione dell’emergenza, nella ripresa delle attività e dei servizi e nel rilancio del Paese stesso.
‘La pandemia da coronavirus ha modificato profondamente le nostre abitudini e i nostri stili di vita, acuendo i già presenti problemi di equità sociale e introducendo minacce per la salute della popolazione di cui i sindaci si sono fatti carico con senso di responsabilità e spirito di servizio- ha evidenziato Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, e presidente Intergruppo parlamentare ‘Qualità di vita nelle città’- Credo che noi tutti, sindaci e rappresentanti delle istituzioni, dovremo d’ora in poi impegnarci ancora più a fondo per attuare politiche pubbliche e progetti che rendano partecipi e consapevoli i nostri cittadini dell’importanza della salute e garantiscano un livello di benessere e di qualità della vita crescente’, ha aggiunto.
‘Anci riserva da anni al tema della salute nelle città un’attenzione particolare, nella convinzione che i sindaci abbiano un compito fondamentale nel suo perseguimento, attraverso una visione strategica che implichi la collaborazione interistituzionale e multistakeholder per l’elaborazione di politiche urbane che abbiano come priorità la salute, il miglioramento della rete urbana dei trasporti, della qualità del verde cittadino e delle politiche ambientali, della promozione delle attività sportive fino ovviamente ad interventi di partecipazione sociale, welfare e supporto attivo alle fasce più deboli’, ha sottolineato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci e Presidente C14+.
‘Il nostro compito è attrezzare le città, sensibilizzare i giovani e sviluppare iniziative e manifestazioni che mettano lo sport al centro della vita pubblica- ha detto nel corso della conferenza la sottosegretaria Vezzali- Gli interventi del Governo con l’introduzione della figura dell’insegnante esperto in educazione motoria nella scuola primaria, l’implementazione delle palestre scolastiche, l’estensione degli orari dedicati alla pratica sportiva e il sostegno ai preparatori sportivi su cui ci stiamo impegnando vanno proprio in questa direzione. Lo sport è un bene prezioso per rigenerare le città in salute’.
Lo sport può essere ‘uno strumento per il miglioramento della qualità della vita e del benessere collettivo- ha evidenziato Vito Cozzoli- siamo a fianco di Anci per tentare di vincere questa sfida. Abbiamo il dovere di fare di più per far crescere lo stato di salute del Paese. Vogliamo investire, insieme all’Anci, perché investitre sullo sport vuol dire fare un investimento green che migliora la qualità della vita. Le nostre città devono diventare sempre più strumenti di creazione di ambienti di promozione del benessere, una sorta di ‘farmaci’ della salute’.
Tiziana Frittelli, presidente Federsanità e direttore generale dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma ha infine evidenziato l’importanza di avere una banca dati su stato di salute della popolazione. ‘Il 23 giugno presenteremo un progetto che consente di integrare la banca dati ‘open data salute’ della Regione Lazio con i dati socio economici dei Comuni. Ma l’obiettivo- ha detto- è inserire in banca dati tutti i presidi socio sanitari presenti sul territorio e magari anche i siti sportivi perché dati sociali, economici e di sviluppo popolazione sono veri determinanti di salute’.