Haiducii si racconta senza filtri e con tanto amore in questa intervista rilasciata in esclusiva al CorriereNazionale.it. La celebre cantante rumena naturalizzata italiana Paula Monica Mitrache ha dato il via al suo tour 2022 con la data zero a Carbonia in Sardegna l’11 giugno scorso mentre il 25 giugno si è scatenata sul palco del Trappeto a Monopoli in Puglia. Ieri si è svolta la sua seconda tappa al Malè di Santa Cesarea Terme, sempre in Puglia. Il 2022 è un anno molto importante per Haiducii dato che festeggia i 18 anni della sua hit internazionale Dragostea Din Tei. A breve lancerà il suo nuovo singolo. La sua storia matrimoniale con l’ex modello, Mister Italia 2010 e manager Miky Falcicchio procede a gonfie vele. Buona lettura!
Benvenuta Haiducii, come stai?
Sono una donna fortunata ad aver sposato il mio amore, una mamma felice di avere un figlio eccezionale (ogni scarafone è bello a mamma sua) un’artista che ha avuto la fortuna di cantare Dragostea Din Tei nonostante inizialmente non volessi cantarla, ma evidentemente il destino di una canzone immortale e l’inizio di Haiducii era già segnato. Insomma non posso lamentarmi, anche se la vita di un’artista ha, come ogni categoria, alti e bassi… per questo la famiglia è assolutamente importante.
Come ti senti dopo due anni e mezzo di restrizioni, lockdown e pandemia di Covid-19?
Ho tanta voglia di realizzare tutti i sogni rimasti fermi per il periodo della pandemia, però sono sincera, non mi sono mai fermata (come tanti colleghi e artisti) ho scritto brani, ristrutturato casa (prima del bonus 110) e realizzato tanti sogni d’infanzia, e da qui, nasce la locazione turistica Casa Haiducii, ubicata tra le mura antiche della città vecchia di Bari. Sono felice anche per questo, anzi siamo felici di ricevere i turisti, così come ci piacerebbe essere ricevuti in ogni angolo più recondito del mondo.
Cosa pensi della guerra in Ucraina?
Mi rattrista tanto come tutte le guerre. Provo un immenso dolore per chi come me, ha vissuto sotto il regime e cerca di vivere una vita serena e libera. Una delle più grandi ricchezze (dopo la salute) è la libertà. Negli ultimi tempi attraverso i mass-media abbiamo capito che non esiste soltanto la pandemia, ma anche le guerre. Dobbiamo cercare di essere uniti, aiutarci, proteggerci e amarci, utilizzando anche #dragostea (amore nella lingua romena) come hashtag.
INTERVISTA AD HAIDUCII: TOUR 2022 E NUOVO BRANO
Poche settimane fa hai lanciato il tuo nuovo logo in occasione dei 18 anni di Dragostea Din Tei. Quanto e come è cambiato il modo di fare musica negli ultimi anni?
La musica viaggia affianco alla nostra anima, i nostri figli sognano come noi, però si esprimono con dei termini diversi. Oggi la tecnologia ha preso il posto dell’inchiostro, raccontando l’oggi di ognuno di noi. La musica di oggi si ispira a quella del passato, e quella del passato ha fatto un percorso simile. Il mondo gira e insieme a lui, le parole e la musica. Chi desidera recitare su un brano e chi sussurrare, ma farà la differenza, solo chi rimarrà nella storia e soltanto chi porterà una novità, anche rischiando di essere così avanti, da non essere capito. La musica vive affianco a noi e noi non siamo più come ieri, magari migliori oppure no, ma noi passiamo, la musica resta.
L’11 giugno scorso hai dato il via alla data zero del tuo tour 2022 a Carbonia in Sardegna. Che effetto ti ha fatto tornare a cantare in mezzo ai tuoi fan dopo un altro anno di restrizioni?
Riabbracciare i fan, attraverso il canto, non ha prezzo. Ricominciare dalla Sardegna è un grande regalo anche per me. Io ho un legame speciale con la Puglia in primis e la Sardegna che adoro da sempre, è un po’ la mia seconda casa. Il pubblico di Carbonia mi ha fatto un regalo immenso, cantare insieme Dragostea Din Tei e non per ultimo Il loro inno d’amore “non potho reposare”, ho la pelle d’oca ogni volta che la canto.
Il 25 giugno ti sei esibita a Monopoli in Puglia in occasione della tua prima data ufficiale. Una terra a cui sei particolarmente legata… vero Haiducii?
Sembra che il mio tour sia fatto di tappe d’amore. La Puglia è casa, la sua gente mi ha sempre amata. Così è stato anche al Trappeto a Monopoli e al Malè, nella splendida cornice di Santa Cesarea Terme. Posso dire soltanto grazie a tutti, anche a “Il Trappeto”, il pubblico cantava a squarciagola Dragostea Din Tei e Mne staboiu harasho, fantastico tutto… meravigliosi tutti. Grazie ancora.
Tra i tuoi progetti futuri ci sarà il lancio di un nuovo singolo?
Stiamo lavorando per l’uscita di un nuovo brano molto dinamico e con una linea melodica accattivante. Poi siamo in trattativa per una serie di collaborazioni e un nuovo format per piattaforme digitali, dedicato alla natura e agli animali. A breve news.
Che cosa ti auguri per il tuo futuro? E per l’umanità?
Grazie di cuore per avermi fatto questa domanda. Per l’umanità mi piacerebbe che l’alba di domani porti pace, salute e tanto amore per tutti noi. Per me cosa posso chiedere, se non la stessa cosa, pregando sempre per i nostri figli, la famiglia e che stiano sempre bene. In realtà lo auguro a tutti voi. Multumesc mult.
a cura di Domenico Giampetruzzi