Assoutenti, sulla base degli ultimi dati Istat sull’inflazione, ha stilato la mappa dei rincari che si sono abbattuti sulla spesa alimentare degli italiani
Esplode il caro-spesa in Italia, con i prezzi al dettaglio dei beni alimentari che hanno registrato nell’ultimo mese nuovi pesantissimi rincari, e alcune voci che segnano incrementi annui vicini al +70%.
Lo denuncia Assoutenti che, sulla base degli ultimi dati Istat sull’inflazione, ha stilato la mappa dei rincari che si sono abbattuti sulla spesa alimentare degli italiani. Si parte dall’olio di semi i cui prezzi a giugno hanno registrato aumenti del 68,6% su base annua – analizza Assoutenti – Il burro è salito del 27,7%, seguito dalla farina con +20,5%. La pasta costa in media il 18,3% in più, il pollo il 15,1% in più mentre il prezzo del riso è salito del 13,7%. Dall’ondata di rincari non si salvano nemmeno i gelati (+13,4%), i succhi di frutta (+9,4%) e l’acqua minerale (+8,3%).
Solo per la frutta fresca, che a giugno aumenta del 10,9%, una famiglia di 4 persone spende in media 68 euro in più all’anno, per la verdura (che sale dell’11,8%) la maggiore spesa è di +115 euro all’anno.
“La situazione dei prezzi in Italia è letteralmente fuori controllo, e per trovare una inflazione così elevata occorre tornare indietro di 36 anni – afferma il presidente Furio Truzzi – A causa dei rincari nel settore alimentare, oggi una famiglia deve mettere in conto una maggiore spesa pari a +681 euro annui solo per cibi e bevande, una stangata per porterà i ceti più deboli a tagliare la spesa per l’alimentazione ed incrementerà il tasso di povertà in Italia”.
CLASSIFICA RINCARI ALIMENTARI
Olio di Semi 68,6%
Burro 27,7%
Farina 20,5%
Pasta 18,3%
Pollo 15,1%
Riso 13,7%
Uova 13,6%
Patatine Fritte 13,5%
Gelati 13,4%
Frutti di mare 12,5%
Latte conservato 12,1%
Verdura fresca 11,8%
Pane 11,3%
Frutta fresca 10,9%
Pesce fresco 10,3%
Succhi di frutta 9,4%
Zucchero 9,2%
Latte fresco parzialmente scremato 8,3%
Acque minerali 8,3%
Olio di oliva 8,3%
Salse e condimenti 7,9%
Yogurt 7,9%
Patate 7,4%
Formaggi 7%
Caffè 6,2%
Marmellate 5,8%
Birra 4,8%