AICPE, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, chiarisce cosa si intende per scelta consapevole di chi intraprende questo percorso
Ogni anno in Italia si sottopongono a procedure estetiche in media 1 milione di persone, delle quali, approssimativamente, un terzo affronta una pratica chirurgica e due terzi si affida a trattamenti meno invasivi di medicina estetica.
AICPE, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, chiarisce qui cosa si intende per ‘scelta consapevole’ con l’obiettivo di indirizzare i pazienti ad affrontare il percorso di chirurgia estetica proteggendo la propria sicurezza, in modo da godere appieno del suo valore terapeutico.
COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA AL QUALE AFFIDARSI
È importante affidarsi ad un medico chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva e diffidare da chi non ha un Curriculum Studiorum chiaro. E’ assolutamente sconsigliabile e avventato affidarsi ad un non-medico per qualsiasi pratica di chirurgia estetica.
È un diritto, ma in qualche modo anche un dovere del paziente, informarsi sul professionista scelto, basandosi su alcuni elementi che vanno oltre i profili social, poiché questi sono gestiti autonomamente e per il momento non sono sottoposti ad una regolamentazione precisa a tutela del consumatore. Consultare altri pazienti che hanno già avuto esperienze con un determinato professionista è un buon punto di partenza, mentre verificare l’appartenenza del chirurgo individuato ad una delle principali società scientifiche italiane (AICPE, SICPRE) è una garanzia che il medico abbia superato una serie di verifiche sulla propria integrità etica e professionale.
LA SICUREZZA HA UN COSTO (E LA SALUTE E’ IL BENE PIU’ PREZIOSO)
E’ altamente sconsigliabile scegliere in base al solo criterio del prezzo, andando a prediligere il professionista che apparentemente sembra farci ‘risparmiare’ sui costi.
Esistono costi legati alla sicurezza della sala operatoria e ai professionisti coinvolti durante un’operazione chirurgica che non possono essere abbattuti, se non abbassando gli standard. In una sala operatoria sono presenti inoltre decine di presidi medici e medicinali utili ad affrontare qualsiasi complicanza che si verifichi durante la procedura. Esiste infatti un fattore di rischio sempre presente in qualsiasi operazione chirurgica, che un medico preparato e con esperienza valuterà già attraverso le visite e gli esami pre-operatori, riducendo al minimo la possibilità di complicanze. Rimane poi una ridotta probabilità (tra il 2% e il 5% a seconda dell’operazione) che, per cause non prevedibili, si incorra in qualche complicazione intra o post operatoria. Il chirurgo potrà gestire anche queste situazioni avverse grazie a un’equipe di personale specializzato, alla propria competenza ed esperienza e alla valutazione preoperatoria effettuata.
Affidarsi a chi propone operazioni chirurgiche a basso costo espone dunque ad un grande rischio per la propria sicurezza. Per abbassare i costi potrebbero non essere presenti tutte le figure professionali necessarie, potrebbero essere utilizzati materiali di dubbia qualità e provenienza, o potrebbe non essere effettuato un percorso di valutazione preoperatoria adeguato.
Le pratiche di chirurgia estetica devono essere effettuate in ambienti consoni, regolati da precise norme di sicurezza: è quindi buona regola informarsi anche sul luogo in cui si verrà operati.
PRIMA VISITA E CONSENSO INFORMATO
Un altro punto importante per tutelarsi è pretendere sempre una prima visita dal vivo dubitando di chi propone ESCLUSIVAMENTE consulti via chat o piattaforme. Il medico deve valutare il proprio paziente de visu, per cogliere alcuni dettagli morfologici e tecnici impossibili da valutare in visite online e viceversa il paziente potrà sfruttare l’incontro per valutare l’approccio del medico.
Quanto più è invasivo l’intervento al quale ci si deve sottoporre tanto più è importante venire informati in modo dettagliato su tutti i passaggi da affrontare e per questo il chirurgo estetico chiederà sempre di firmare un consenso informato. Il consenso informato è un documento che ha valore legale nel quale DEVONO essere riportati tutti i passaggi della procedura estetica che è stata programmata, compresi tempi di recupero, eventuali terapie post operatorie e possibili rischi e complicanze. Il paziente deve ricevere tutte le informazioni utili non solo per esserne consapevole, ma anche per riconoscere e affrontare tempestivamente eventuali anomalie.
Diffidare quindi dai professionisti che minimizzano le possibili complicanze di un intervento e ricordarsi sempre che un chirurgo estetico serio potrebbe anche sconsigliare un intervento laddove lo ritenga superfluo o non adatto alla situazione clinica del paziente. Questo tipo di valutazione va rigorosamente rispettata, per non correre rischi per la propria salute.
L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all’aspetto estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 con lo scopo di promuovere la formazione e la pratica in chirurgia plastica estetica favorendo uno scambio di conoscenze tra i chirurghi qualificati. Ad AICPE, gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, con l’International Society for Aesthetic and Plastic Surgery (ISAPS) e con l’European Association of Society of Aesthetic and Plastic Surgery (EASAPS) hanno aderito quasi 400 chirurghi in tutta Italia. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono ad un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici disciplinando l’attività professionale, rappresentare i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e promuoverne la preparazione culturale e scientifica.