L’efficienza energetica rappresenta una delle sfide di tutte le aziende per i prossimi anni: l’Energy Manager sarà uno dei lavori del futuro
L’efficienza energetica rappresenta una delle sfide di tutte le aziende per i prossimi anni. Capire come l’energia viene utilizzata ed individuare tutti gli interventi necessari per migliorarne l’impiego e limitarne gli sprechi è fondamentale.
L’Energy Manager – il professionista che si occupa di redigere i bilanci energetici e di fornire le informazioni energetiche richieste dalle normative – sarà uno dei lavori del futuro. La richiesta è in costante aumento e, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio di Hunters Group, ci si aspetta una crescita del 16 % nei prossimi 12 mesi.
Ma chi sono e dove lavorano gli Energy Manager? Uno studio di Hunters Group – condotto da Davide Cambianica, Federica Latino, Roberto Albanese e Santina Sammito – ha analizzato i curricula di 5.000 profili professionali al cui interno compare il termine Energy Manager. È emerso un quadro molto interessante: nel 48% dei casi si tratta di candidati over 46, nel 37% di candidati con un’età compresa tra i 36 e i 45 anni e solo nel 15% dei profili junior, tra i 26 e i 35 anni.
Quali sono le competenze dell’Energy Manager? L’85% degli Energy Manager possiede un background tecnico, come ad esempio ingegneria meccanica, elettrica, ambientale ovvero si tratta di periti termotecnici o geometri. A livello di competenze tecnologiche e digitali, invece, dall’indagine emerge che Scada e MES sono utilizzate quotidianamente nel 40% dei casi (soprattutto dai giovani energy manager), mentre software di monitoraggio o simulazione sono utilizzati nel 50% dei casi, soprattutto da figure professionali con più di 35 anni.