Dermatite atopica: la maggior parte dei pazienti trattati con dupilumab ha conseguito miglioramenti significativi della gravità della malattia
La maggior parte dei pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave trattati con dupilumab nella pratica clinica di routine ha conseguito miglioramenti significativi della gravità della malattia, con riduzioni sostanziali nella gravità del prurito e nell’area della superficie corporea coinvolta dall’eczema, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Dermatology and Therapy.
I risultati raccolti dagli studi clinici non riflettono sempre la popolazione di pazienti del mondo reale, ma un nuovo studio che ha utilizzato i dati delle cartelle cliniche elettroniche (EMR, electronic medical record) ha rilevato che i pazienti trattati con dupilumab nel mondo reale hanno ottenuto risultati coerenti con quelli degli studi clinici.
I ricercatori hanno cercato di valutare l’efficacia nel mondo reale di dupilumab negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave in un periodo di tempo paragonabile a quello considerato nei trial clinici. Anche se sono già stati effettuati altri studi di real life sull’efficacia del farmaco, o si basavano su piccole popolazioni oppure includevano pazienti provenienti da un numero limitato di centri, hanno premesso gli autori.
Uno studio di real life basato su cartelle cliniche elettroniche
I ricercatori hanno utilizzato il database EMR specifico per la dermatologia presente nell’Electronic Medical Assistant (EMA) di Modernizing Medicine, che contiene dati strutturati e reali di oltre il 30% dei dermatologi statunitensi. Il database ha consentito l’estrazione delle valutazioni relative alla dermatite atopica, come la gravità basata sull’Investigator Global Assessment (IGA) a sei punti (da 0 = assenza di lesioni a 5 = eczema molto grave), la gravità del prurito basata su una scala di valutazione numerica (NRS, da 0 = nessun prurito a 10 = prurito molto grave) e l’area della superficie corporea (BSA) interessata dalla malattia.
Su un totale di 1.466.601 pazienti con dermatite atopica, quasi 23mila avevano avviato la terapia con dupilumab durante lo studio. Una volta applicati i criteri di inclusione sono state identificate 3 diverse coorti, che si sovrapponevano parzialmente:
- 435 pazienti con IGA ≥ 3
- 112 pazienti con NRS ≥ 3
- 387 pazienti con BSA ≥ 10%
La terapia maggiormente utilizzata prima della data indice prevedeva i corticosteroidi topici, nel 77,0% dei casi nella coorte IGA, nell’83,0% nella coorte NRS e nel 72,4% nella coorte BSA.
La pratica di routine conferma i risultati degli studi clinici
Dopo 4 mesi di terapia con dupilumab, il 72% dei pazienti nella coorte IGA ha migliorato il proprio punteggio fino a raggiungere un livello ≤2, incluso un 42,8% che ha ottenuto un punteggio IGA di 0/1. Al basale il 41,6% dei pazienti in questa coorte aveva un punteggio IGA di 3 e il 58,4% un punteggio di 4/5.
Nella coorte NRS il punteggio medio è stato ridotto a 2,8 dopo quattro mesi di trattamento, partendo da un punteggio medio di 7,0 al basale. «Questa riduzione è stata determinata da uno spostamento della distribuzione da livelli di gravità più elevati durante il periodo pre-indice, con il 70,5% dei pazienti che ha riportato punteggi nella gamma lieve al quarto mese di terapia, compreso quasi un quarto dei soggetti (24,1%) che non soffriva più di prurito» hanno scritto gli autori.
C’è stata anche una significativa riduzione della BSA colpita. Durante il periodo pre-indice, la BSA riportata era del 39,3%, scesa al 16,3% dopo quattro mesi di trattamento con dupilumab. Una volta effettuata la stratificazione in base a età, sesso e storia del trattamento, sono state osservate riduzioni simili.
«I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei pazienti ha ottenuto benefici dopo l’inizio della terapia con dupilumab, statisticamente significativi, clinicamente significativi e coerenti con i miglioramenti della malattia osservati in momenti simili negli studi clinici con dupilumab e in altri studi del mondo reale» hanno commentato i ricercatori.
Tra i limiti dello studio è stato citato il fatto che i dati valutati si riferiscono a campi facoltativi nelle EMR e solo una piccola percentuale di pazienti li ha compilati sia prima che dopo l’inizio della terapia con dupilumab. Inoltre, mentre i trial clinici hanno misurato la gravità del prurito utilizzando la media dei punteggi giornalieri per una settimana, questo studio ha utilizzato solo un singolo punto temporale.
«Lo studio ha corroborato i risultati dei trial clinici condotti con dupilumab. La maggior parte dei pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave trattati con l’anticorpo monoclonale nella pratica clinica di routine ha costantemente raggiunto miglioramenti clinicamente significativi della gravità globale della malattia valutata dal medico, con riduzioni significative e sostanziali nella gravità del prurito segnalata dai pazienti e nell’area della superficie corporea coinvolta dall’eczema» hanno concluso.
Bibliografia
Eichenfield LF et al. Real-World Effectiveness of Dupilumab in Atopic Dermatitis Patients: Analysis of an Electronic Medical Records Dataset. Dermatol Ther (Heidelb). 2022 May 11.