La senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, sugli addii al partito: “Volevano rifare il governo giallo-rosso. Gelmini trattava da mesi con Calenda, Carfagna resterà”
“A chi era in Senato non sono sfuggiti i movimenti sottobanco di Franceschini, Speranza, Letta e Conte per far cadere il governo e dare vita a un nuovo esecutivo giallo-rosso“. Lo dice la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, intervistata dal quotidiano ‘La Repubblica’ come riferisce la Dire (www.dire.it). La fedelissima del presidente Silvio Berlusconi respinge le accuse di aver fatto cadere il governo Draghi: “Abbiamo posto una sola condizione al prosieguo del governo Draghi: andiamo avanti ma senza i 5S, stanchi di ricatti e veti. Ma il Pd ha deciso diversamente, accecato dal potere che continua a gestire senza mai aver vinto un’elezione“.
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RONZULLI: “AREA DRAGHI? AMMUCCHIATA FATTA CON IL VINAVIL”
Ronzulli non ha dubbi che il centrodestra si presenterà compatto alle elezioni del 25 settembre e non teme la cosiddetta ‘area Draghi’: “Stanno provando, senza rispetto, a tirare per la giacchetta il premier. Ma l’area Draghi ha ragion d’essere se c’è Draghi in persona. Diversamente non esiste, sono ‘sei personaggi in cerca d’autore’ (Conte, Letta, Di Maio, Renzi, Calenda, Toti) disposti ad un’ammucchiata che si tiene in piedi con il vinavil”.
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GLI ADDII A FORZA ITALIA: “GELMINI DA MESI PARLAVA CON CALENDA”
La senatrice commenta anche la decisione dei ministri Renato Brunetta e Mariastella Gelmini di lasciare Forza Italia dopo la decisione dei vertici azzurri di non votare la fiducia al governo Draghi: “Quando i cittadini sanno che sei pronto a cambiar casacca, a rinnegare la tua storia per interessi personali o per paura di non essere rieletti, non si fidano più. Sapevamo che Gelmini stava lavorando già da tre mesi ad un progetto alternativo al nostro con Calenda e Bonino e i toni e la velocità della sua uscita lo confermano”.
E sulla “pausa di riflessione” che si è presa l’altra ministra forzista, Mara Carfagna, Ronzulli dichiara: “Sono sicura che Mara, un ministro molto apprezzato, prenderà la decisione giusta, quella di continuare a contribuire al nostro grande progetto“.