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Carfagna e Gelmini entrano in Azione di Calenda

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Calenda accoglie Gelmini e Carfagna in Azione: “Destra filo-Putin non vincerà. Viene da noi la parte migliore di Forza Italia, la più illuminata”

“Oggi viene da noi la parte migliore di Forza Italia, la più illuminata, la più attenta a diritti, quella che ha lavorato per il Mezzogiorno e sono grato a Mara e a Mariastella perché non avevano nessun interesse a passare con noi, anzi erano in una coalizione data, da tutti, come vincente e passano in un partito che esiste da pochi anni. Spetta a noi l’onere di ricostruire un partito liberale, europeista, riformista e atlantista, e lo faremo insieme. Fossi in Forza Italia mi chiederei il motivo di tutti questi abbandoni”, dice Carlo Calenda, leader di Azione, presentando l’ingresso nel partito delle ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini.

Quindi il Calenda attacca gli avversari: “Non si può iniziare una campagna elettorale da sconfitti. Questa destra non vincerà. Questa destra vincerà de che? La sconfiggiamo con la serietà e la forza delle proposte, la rimanderemo dove deve stare, nella bolgia degli irresponsabili. Dobbiamo mettere l’Italia in sicurezza, perché non c’è mai stato un rischio così grande: la vittoria di una destra sovranista e populista e filo-putiniana porterebbe l’Italia fuori dalle alleanze europee con l’Ungheria e la Russia”, spiega Calenda.

CALENDA: “STIAMO DISCUTENDO SU POSSIBILI ALLEANZE

Le eventuali alleanze di Azione con altri partiti “è oggetto di discussione e stiamo facendo le nostre riflessioni”, dice ancora Carlo Calenda. “Qualsiasi decisione sulle alleanze la prenderemo nei prossimi giorni e la prenderemo insieme. Cosa giova di più ad Azione è evidente, ma dobbiamo capire se la maggiore performance nel proporzionale è sufficiente a evitare che il Paese finisca nelle mani di sovranisti e populisti”, aggiunge.

 

GELMINI (AZIONE): “STRACONVINTA DELLA MIA SCELTA

Sono straconvinta di questa mia scelta, sofferta e ponderata, di avviare questo percorso“, dice Mariastella Gelmini, ufficializzando il suo passaggio da Forza Italia ad Azione. “Il lavoro del Governo Draghi è stato interrotto da Forza Italia e Lega che, con mio grande stupore e dispiacere, hanno messo le impronte digitali sulla caduta dell’esecutivo mettendo a repentaglio l’Italia e girando le spalle agli italiani. Di fronte a questa scelta ho sentito il dovere di fare la mia, per rispetto di Mario Draghi, del presidente della Repubblica che, insieme al premier, ha scelto i ministri del Governo Draghi, degli italiani che sono stati messi in profonda difficoltà, per rispetto di chi mi ha votato e poi per rispetto di me stessa perché sono una donna libera” conclude.

CARFAGNA: “CRISI PROVOCATA PER QUALCHE SEGGIO

“La fiducia a questo Governo non è stata revocata su un provvedimento dirimente per i destini del nostro Paese, anzi la crisi si è consumata su un provvedimento che stanziava più di 20 miliardi di euro a favore delle famiglie e delle imprese. La crisi è stata provocata per anticipare di sei mesi la conquista di qualche seggio parlamentare”, dichiara Mara Carfagna durante la conferenza. E sul passaggio ad Azione spiega: “Se dieci giorni fa mi avessero detto che mi sarei trovata qui seduta di fianco a Calenda insieme a Mariastella Gelmini, sotto un simbolo di partito diverso da quello in cui ho militato per 20 anni non ci avrei mai creduto e mi sarei fatta anche una bella risata. Vorrei sottolineare l’enormità della scelta che siamo stati costretti a fare dopo il 20 luglio. Fino a quella data eravamo in un partito che aveva contribuito a far nascere il Governo più rispettato d’Europa”.

CARFAGNA: “QUI NESSUNO TRAMERÀ CON LA RUSSIA CONTRO L’ITALIA

“Qui ho la certezza di trovarmi in un partito in cui nessuno si sognerà di tramare con la Russia o la Cina alle spalle del Governo d’Italia. Entro in un partito convinta che qua nessuno ha come modello di riferimento l’Ungheria di Orban”, prosegue Carfagna. Poi spiega “ho la certezza di entrare a far parte della vera casa italiana dei liberali, dei popolari, dei riformisti, dei moderati, degli europeisti e atlantisti italiani. Valori che qui sono provati quotidianamente con atti concreti e non declamati per fare qualche post sui social o per fare campagna elettorale” conclude.

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