Fibrosi polmonare progressiva: nuovi dati su uso di pirfenidone


Nei pazienti con fibrosi polmonare progressiva (PPF), il trattamento con pirfenidone si associa ad una riduzione significativa della progressione di malattia

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Nei pazienti con fibrosi polmonare progressiva (PPF), il trattamento con l’agente antifibrotico pirfenidone si associa ad una riduzione statisticamente significativa della progressione di malattia e ad una protezione significativa della funzione polmonare. Quanto alla safety, i principali eventi avversi (AE) documentati sono i disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale e la fotosensibilità.

Questi i risultati di una rassegna sistematica della letteratura, con annessa metanalisi, pubblicati sulla rivista Annals of the American Thoracic Society.

Razionale e obiettivi
Con l’intenzione di fornire materiale di aggiornamento per la messa a punto di una linea guida pratica da parte dell’American Thoracic Society (ATS), della European Respiratory Society (ERS), della Società Respiratoria Giapponese e dell’Associazione latino-americana di Medicina Toracica, gli autori di questo lavoro recentemente pubblicato si sono proposti l’obiettivo di valutare la letteratura esistente sulle interstiziopatie polmonari (ILD), al fine di determinare se i pazienti con PPF dovessero essere trattati con pirfenidone.

A tal scopo, è stata condotta una ricerca sistematica della letteratura sull’argomento fino a dicembre del 2020, consultando i principali database bibliografici biomedici.

Sono stati ottenuti, in tal modo, i dati relativi alla mortalità, alla progressione di malattia, alla funzione polmonare e sulla safety. La qualità dell’evidenza è stata classificata utilizzando l’approccio GRADE, ormai invalso nell’implementazione di quasi tutte le linee guida.

Risultati della ricerca sistematica di letteratura
Solo due studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. La ragione principale per l’esclusione degli altri studi era dovuta alla mancanza di una progressione documentata di malattia come criterio “a priori” adottato per l’inclusione degli studi nella successiva metanalisi.

Il primo studio incluso nell’analisi era un trial clinico randomizzato e controllato di fase 2, pubblicato nel 2002. Lo studio aveva seguito 253 pazienti di 14 paesi differenti per un periodo pari a 24 settimane.

Il secondo studio, invece, era il trial clinico randomizzato RELIEF, pubblicato lo scorso anno, che aveva valutato 127 pazienti provenienti da 17 centri dislocati in Germania e seguiti per 48 settimane.

I risultati della metanalisi hanno rivelato l’esistenza di variazioni della percentuale predetta di FVC (MD= 2,3%; IC95%= 0,5-4,1), della FVC in ml (MD= 100 ml; IC95%=98,1-101,9 ml) e della distanza percorsa  (in metri) al test della deambulazione per 6 minuti (6MWD) (MD=25,2 m; IC95%=8,3-42,1 m) — tutte  favore per pirfenidone rispetto a placebo.

Anche le variazioni della capacità di diffusione polmonare di monossido di carbonio (DLCO) in mmol/kPa/min(MD=0,4 mmol/kPa/min; IC95%=0,10-0,70 mmol/kPa/min) e il rischio di un declino di DLCO >15% (RR=0,27; IC95%= 0,08-0,95) hanno favorito pirfenidone invece del placebo.

Da ultimo, per quanto riguarda la safety, il rischio di problemi GI (RR= 1,83; IC95%= 1,29-2,6) e di fotosensibilità (RR= 4,8; IC95%= 1,09-21,83) sono risultati maggiori nel gruppo pirfenidone.
Ad ogni modo, i ricercatori hanno tenuto a sottolineare che, in relazione all’outcome considerato, la qualità dell’evidenza era molto scarsa in base all’approccio GRADE.

Riassumendo
In conclusione, vi sono ancora evidenze di scarsa qualità relativamente agli effetti riportati in questa metanalisi. Dato il numero ancora limitato di studi disponibili in letteratura su questo argomento, sono necessari nuovi studi sull’impiego di pirfenidone nella PPF, al fine di confermare la persistenza dei trend osservati in questa review in studi meglio dimensionati per numero di pazienti.

Bibliografia
Ghazipura M et al. Pirfenidone in progressive pulmonary fibrosis: a systematic review and meta-analysis. Ann Am Thorac Soc. Published online May 2, 2022. doi:10.1513/AnnalsATS.202103-342OC

https://www.atsjournals.org/doi/10.1513/AnnalsATS.202103-342OC?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%20%200pubmed