Depressione Post Partum: arrivano dati positivi dallo studio di Fase 3 SKYLARK sulla molecola sperimentale zuranolone
Sage Therapeutics e Biogen hanno annunciato che lo studio di Fase 3 SKYLARK sulla molecola sperimentale zuranolone, in corso di valutazione nel trattamento delle donne con Depressione Post Partum (DPP), ha raggiunto gli endpoint primari e tutti gli endpoint secondari fondamentali. Le donne trattate con zuranolone 50 mg (n=98) hanno dimostrato un miglioramento significativo dal punto di vista statistico e clinico dei sintomi depressivi al giorno 15 (endpoint primario) rispetto al placebo (n=97), come misurato mediante la variazione rispetto al basale (CFB) nel punteggio totale della scala a 17 voci Hamilton Rating Scale for Depression (HAMD-17). La variazione media (SE) dei minimi quadrati (LS) rispetto al basale nel punteggio totale HAMD-17 al giorno 15 per le donne trattate con zuranolone 50 mg era -15,6 (0,82) rispetto a -11,6 (0,82) per le donne che avevano ricevuto il placebo (differenza media LS -4,0 punti; p=0,0007).
“Ridurre la sofferenza che la Depressione Post Partum comporta nel modo più rapido ed efficace possibile, così da ristabilire la salute mentale delle madri, è importantissimo per le madri stesse e per i loro bambini”, ha affermato la Dott.ssa Kristina Deligiannidis, Principal Investigator dello studio SKYLARK e Professore Associato presso il Feinstein Institutes for Medical Research di Manhattan, New York. “Questi risultati incoraggianti sono un altro traguardo importante nel cammino verso lo sviluppo di una nuova opzione terapeutica per le donne che soffrono di questa condizione assai diffusa”.
Lo studio ha raggiunto tutti gli endpoint secondari fondamentali, con un miglioramento rapido e statisticamente significativo dei sintomi depressivi già al giorno 3 per le partecipanti trattate con zuranolone 50 mg rispetto al placebo. I progressi sono stati mantenuti a tutte le scadenze temporali fino al giorno 45, come misurato mediante variazione rispetto al basale del punteggio totale HAMD-17.
Sintesi dei Risultati dello Studio SKYLARK
Zuranolone 50 mg | Placebo | |||
LS Mean HAMD-17 Total Score CFB | LS Mean HAMD-17 Total Score CFB | LS Mean Difference | p value | |
Day 15 – Primary Endpoint | -15.6 | -11.6 | -4.0 | 0.0007 |
Day 3* | -9.5 | -6.1 | -3.4 | 0.0008 |
Day 28* | -16.3 | -13.4 | -2.9 | 0.0203 |
Day 45* | -17.9 | -14.4 | -3.5 | 0.0067 |
In aggiunta, lo studio ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo nell’endpoint secondario fondamentale di variazione rispetto al basale nella scala Clinical Global Impression Severity (CGI-S) al giorno 15 per le partecipanti trattate con zuranolone 50 mg rispetto al placebo (zuranolone -2,2 vs. placebo -1,6, p= 0,0052). La CGI-S è una scala a 7 punti che permette allo specialista di analizzare la gravità della malattia al tempo della valutazione.
Zuranolone è un farmaco orale sperimentale, in fase di sviluppo per il trattamento di Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) e DPP, con somministrazione 1 volta al giorno per 2 settimane. Lo studio SKYLARK sulla DPP è uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato verso placebo, progettato per valutare l’efficacia e la sicurezza di zuranolone 50 mg somministrato 1 volta al giorno per 14 giorni rispetto al placebo. Le donne inserite nello studio (n=200) presentavano un punteggio totale pari o superiore a 26 al basale rispetto alla scala HAMD-17 e sono state seguite per un massimo di 45 giorni. La popolazione dello studio comprendeva il 22% circa di donne nere o afroamericane e il 38% di donne ispaniche o latinoamericane.
Zuranolone 50 mg è risultato generalmente ben tollerato e ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente con i risultati precedentemente raccolti nel programma di sviluppo clinico. Nelle donne di entrambi i gruppi si sono manifestati eventi avversi in seguito al trattamento (TEAE), la maggior parte dei quali di gravità da lieve a moderata. I TEAE più comuni (>5% nel gruppo trattato con zuranolone 50 mg) sono stati sonnolenza, vertigini, sedazione, mal di testa, diarrea, nausea, infezioni del tratto urinario e COVID-19. Non è stata riscontrata alcuna evidenza di sintomi di astinenza né alcun aumento dell’ideazione o del comportamento suicidario, valutate rispettivamente in base alla Physician Withdrawal Checklist da 20 voci e alla Columbia Suicide Severity Rating Scale.
“I risultati positivi dello studio SKYLARK rappresentano un grande passo in avanti per fornire un aiuto alle donne colpite da Depressione Post Partum, per alleviare in tempi rapidi i sintomi depressivi, facendo sì che tornino a sentirsi se stesse” ha dichiarato Barry Greene, Amministratore Delegato di Sage. “La Depressione Post Partum può avere effetti devastanti sulle madri e sulle loro famiglie. Se approvato, zuranolone sarà il primo farmaco orale con un’indicazione specifica per il trattamento della DPP.”
“La Depressione Post Partum spesso è una condizione poco conosciuta e può passare del tempo prima che le donne ricevano una diagnosi clinica e una terapia”, ha affermato Katherine Dawson, MD, Direttrice della Divisione di Sviluppo Terapeutico di Biogen. “La nostra speranza è riuscire a offrire un’opzione terapeutica innovativa che possa ridurre l’impatto devastante che la Depressione Post Partum può avere sulle donne e sulle loro famiglie”.
La DPP è una delle complicanze mediche più comuni durante e dopo la gravidanza1 e le stime suggeriscono che a esserne colpita, negli Stati Uniti, sia circa 1 donna su 8 (circa 500.000 donne ogni anno). I sintomi della DPP variano da umore depresso, perdita di interesse per le attività quotidiane, cambiamenti nel sonno e nell’appetito, calo delle energie, senso di colpa o di impotenza, difficoltà di concentrazione e, in alcuni casi, pensieri di suicidio. Sebbene sia una condizione riconosciuta dal Department of Health and Human Services degli Stati Uniti come un problema di salute pubblica altamente prioritario, i tassi di screening restano variabili e quasi il 70% delle donne colpite da DPP potrebbe non ricevere alcuna diagnosi.
“Tutti i giorni sentiamo parlare delle conseguenze devastanti che la DPP e altri disturbi dell’umore perinatali hanno sulle donne e sulle loro famiglie”, ha dichiarato Wendy N. Davis, PhD, PMH-C, Direttrice di Postpartum Support International. “L’accesso alle terapie per le donne colpite da DPP è ancora molto ridotto. In questo scenario, farmaci emergenti in grado di funzionare rapidamente e in modo specifico potrebbero rappresentare una nuova opzione terapeutica di cui c’è grandissimo bisogno”.
Il programma di sviluppo clinico NEST per zuranolone nella DPP include gli studi SKYLARK e ROBIN. Anche il primo studio del programma NEST, lo studio di Fase 3 ROBIN, ha raggiunto l’endpoint primario. Lo studio ROBIN è uno studio randomizzato multicentrico, in doppio cieco e controllato verso placebo, volto a valutare l’efficacia, la sicurezza e la farmacocinetica di zuranolone 30 mg nel trattamento della DPP. I programmi di sviluppo LANDSCAPE e NEST per zuranolone includono 7 studi clinici che valutano la sicurezza e l’efficacia di zuranolone per DDM e DPP.
Sage Therapeutics e Biogen stanno lavorando per sottomettere una richiesta di autorizzazione per l’immissione in commercio (NDA) di zuranolone nel trattamento del DDM alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Il completamento della richiesta di autorizzazione per il DDM è prevista nella seconda metà del 2022. Un’ulteriore richiesta di autorizzazione per la PPD è prevista all’inizio del 2023.
Informazioni sullo studio SKYLARK
Lo studio SKYLARK (217-PPD-301) è uno studio randomizzato di Fase 3, in doppio cieco, controllato verso placebo, nel quale sono state valutate l’efficacia e la sicurezza di zuranolone 50 mg nelle donne adulte con PPD grave rispetto al gruppo placebo. Le 200 pazienti inserite nello studio sono state randomizzate per ricevere zuranolone 50 mg o un placebo con somministrazione unica serale per 14 giorni. Le partecipanti sono state quindi seguite per altre quattro settimane. L’endpoint primario era la variazione rispetto al basale, al giorno 15, nel punteggio totale della Hamilton Rating Scale for Depression (HAMD-17). Le aziende hanno in programma la divulgazione di ulteriori dati in occasione di congressi e in pubblicazioni future.
Informazioni sulla Depressione Post Partum (DPP)
La Depressione Post Partum (DPP) è una delle complicanze mediche più comuni durante e dopo la gravidanza. La DPP può avere un impatto fortemente negativo sulle donne che ne sono colpite, con conseguenze quali deterioramento funzionale significativo, umore depresso e/o perdita di interesse per il neonato, nonché sintomi associati alla depressione come perdita di appetito, difficoltà del sonno, difficoltà motorie, mancanza di concentrazione, calo delle energie e calo dell’autostima. Si stima che la DPP colpisca circa 1 puerpera su 8 negli Stati Uniti (circa 500.000 donne l’anno).
Informazioni su zuranolone
Zuranolone (SAGE-217/BIIB125) è un farmaco sperimentale che viene somministrato una volta al giorno, per due settimane, nel trattamento del Disturbo Depressivo Maggiore (MDD) e della Depressione Post Partum (PPD). Zuranolone è un modulatore allosterico positivo (PAM) del recettore GABA-A, uno steroide neuroattivo (NAS) orale in fase di sperimentazione. Il sistema GABA è la principale via di segnalazione inibitoria del cervello e del sistema nervoso centrale e contribuisce alla regolazione delle funzioni cerebrali.
Zuranolone è stato valutato nei programmi di sperimentazione clinica LANDSCAPE e NEST. I due programmi di sviluppo includono molteplici studi che esaminano l’uso di zuranolone su migliaia di persone con una varietà di dosaggi, endpoint clinici e paradigmi di trattamento. Il programma LANDSCAPE comprende cinque studi su zuranolone in persone con MDD (MDD-201B, MOUNTAIN, SHORELINE, WATERFALL e CORAL). Il programma NEST include due studi controllati verso placebo di zuranolone in persone con PPD (studi ROBIN e SKYLARK). Inoltre, Shionogi ha recentemente completato uno studio di Fase 2 su zuranolone che ha coinvolto persone con MDD in Giappone.