Prosegue fino al 15 settembre Teatri a Sud, rassegna estiva a cura di Astràgali Teatro a San Cesario, Cavallino e Lecce: il programma
Fino al 15 settembre proseguono gli appuntamenti del progetto “Teatri a Sud“, ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura, in collaborazione con Regione Puglia, Università del Salento e con le amministrazioni comunali di Lecce, Cavallino e San Cesario di Lecce.
Lunedì 1 agosto (ore 21 – ingresso libero) nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce il Teatro Le Forche proporrà “Apparizioni”. Nello spettacolo, scritto e diretto da Mariano Dammacco con Giancarlo Luce, una donna catapultata all’improvviso e per caso in un pellegrinaggio, si trova in posti e situazioni di cui mai avrebbe neanche sospettato l’esistenza e ci racconta con stupore del suo viaggio e delle domande e questioni che, ora dopo ora, affiorano nella sua mente. Giancarlo Luce, senza dare vita a un personaggio femminile a tutto tondo, si lascia abitare da pensieri, parole e sentimenti della donna protagonista della storia, percorre le tappe del viaggio, sia reale che interiore, di questa e in questo viaggio accoglie gli spettatori.
Martedì 2 agosto (ore 21 – ingresso libero) nel Museo Didattico Archeologico di Cavallino (ingresso via Sediolo) in scena Fimmene!, spettacolo prodotto da Astràgali Teatro e firmato da Fabio Tolledi e dalla cantante, ricercatrice e musicista Anna Cinzia Villani, in scena con le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo. Canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi, che si intrecciano sonoramente alle melodie che parlano di noi, di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci e per diversi modi di cantarli ma non solo, come dall’antica tradizione della trasmissione dei saperi attraverso il corpo, il canto, la danza, questi canti portano con sè racconti, aneddoti, ricette di cucina, visioni di un mondo certamente più umano. Un affresco su come le donne vengono raccontate dai canti della tradizione, e su come rappresentino se stessa attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con grazia, coraggio e ironia e attraversano, cambiando, i tempi.
Venerdì 5 agosto (ore 21 – ingresso libero) si torna alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce con “Gli spiriti liberi” che dal piccolo centro salentino si muovono verso la propria comunità, oltrepassandone i confini. Prosegue infatti il processo partecipativo che Astràgali Teatro ha avviato per rilanciare in maniera ancora più forte, efficace ed inclusiva le attività di uno dei più interessanti e imponenti monumenti dell’archeologia industriale del Sud Italia.
Giovedì 25 agosto (ore 21 – ingresso libero) sempre alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce appuntamento con “Tu, mio” uno spettacolo della compagnia napoletana Il pozzo e il pendolo scritto da Erri de Luca con Nico Ciliberti e Giacinto Piracci per la regia di Annamaria Russo. Quando meno te lo aspetti. Un odore, un riverbero di luce, due occhi. È un pugno dritto alla bocca dello stomaco. Da lasciarti senza fiato. Quando i conti con la vita credevi di averli saldati tutti. Accade. Un odore, un riverbero di luce, due occhi. Identici. Sembra una beffa del destino. Ma la pellicola della memoria ricomincia a scorrere. E graffia l’anima. Di nuovo. Come allora. Ci sono occhi che ti restano dentro. Inesorabili. Per sempre. Poi un giorno li ritrovi. Magari su un altro volto. Magari in un’altra vita. Ti ci smarrisci dentro come allora. E ricomincia il viaggio verso un nuovo addio. «La scelta di mettere in scena “Tu, mio” parte da un ricordo. Da quella malinconia dolce che ti scivola addosso quando spalanchi una porta del passato. Il racconto di Erri De Luca ha funzionato da chiave. Le sue parole asciutte, ruvide, che non concedono mai nulla alla facile commozione, hanno forzato la serratura che custodiva memorie di un tempo lontano, eppure più vivido del presente», spiega la regista Annamaria Russo. «Con un testo così, o cedi allo sfogo scomposto del pianto, o provi a canalizzare quel torrente di emozioni in un viaggio lacerante al centro di un’età che continua a viverti dentro e che chiede prepotentemente di essere ascoltata, assolta e riconsegnata alla pace del rimpianto. Prendere in prestito la storia di altri per riconciliarsi con la propria: un esorcismo vecchio come il mondo, che anche questa volta sembra aver funzionato».
Giovedì 1 settembre (ore 21 – ingresso libero) nel Museo Didattico Archeologico di Cavallino in scena “Cani” della Compagnia Bandini/Zoe di Foligno. Lo spettacolo – testo, regia e interpretazione di Michele Bandini, consulenza drammaturgica/assistenza alla regia di Carolina Balucani e disegno luci a cura di Emiliano Austeri – è un lavoro che gioca sul tentativo di una relazione impossibile, un rapporto duale e individuale, un monologo a due che nasce dalla necessità di sentirsi amati. Una richiesta d’amore in un paesaggio desolato, domestico e selvatico, in cui si evocano ricordi, giochi di un’infanzia perduta. Un dialogo solitario restituito con un dialetto che da “lingua madre” diventa “lingua padre”, un codice emotivo, un linguaggio che è parola cruda e lirica, comica e violenta.
Lunedì 5 settembre (ore 21 – ingresso libero) nel Museo Didattico Archeologico di Cavallino la compagnia calabrese Mana Chuma Teatro torna nel Salento con “Come un granello di sabbia” con Salvatore Arena, autore e regista con Massimo Barilla. A diciotto anni Giuseppe Gulotta viene costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri in una piccola caserma di Alcamo. Il delitto nasconde un mistero indicibile: uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Attraverso la sua vicenda umana (e di Salvatore e Carmine – le due vittime della strage – o di Giovanni, Vincenzo, Gaetano – gli altri capri espiatori designati) lo spettacolo prova a rendere giustizia a quelle vite interamente sottratte per ragioni inconfessabili. La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, la lunga carcerazione, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in un restituzione finale della propria umile e alta identità. Lo spettacolo è l’ultimo capitolo della quadrilogia “A Sud della memoria” che Mana Chuma ha dedicato alla storia contemporanea del Mezzogiorno.
Mercoledì 7 settembre (ore 21 – ingresso libero) l’atrio del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce accoglierà una nuova replica di Fimmene! con Anna Cinzia Villani, Fabio Tolledi, Simonetta Rotundo e Roberta Quarta.
Da giovedì 8 a domenica 11 settembre nella Distilleria de Giorgi di San Cesario di Lecce in programma la seconda edizione della Summer school di filosofia a cura della rivista “Kaiak. A philosophical journey” e di Astràgali Teatro, con il patrocinio dell’Università del Salento e della Società Filosofica Italiana (iscrizioni entro il 31 luglio – info rivistakaiak@libero.it).
Martedì 13 settembre (ore 21 – ingresso libero) nell’atrio del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce appuntamento con “Il cantico dei cantici per lingua madre”, spettacolo di Astràgali Teatro scritto e diretto da Fabio Tolledi. In scena le attrici della compagnia salentina, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, sono accompagnate dalle musiche eseguite dall’Ensemble Montesardo, coordinato dal Maestro Luca Tarantino (tiorba) e composto dal soprano Ludovica Casilli, dal mezzosoprano Kairi Kosk e da Livio Grasso (tiorba). Tra i testi più misteriosi e segreti della tradizione sapienziale, presente nella Bibbia ebraica e cristiana, “canto assoluto d’amore e di conoscenza”, il Cantico (in ebraico Shir hashirim, in latino Canticum canticorum) già nel nome dice il suo essere il più sublime di tutti i canti, il suo adagiarsi tra le nuvole. Fabio Tolledi (attore, regista, autore, direttore artistico di Astràgali Teatro, vice presidente per l’Europa del network mondiale e presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco) traduce e reinterpreta il testo poetico, attribuito al Re Salomone, in una lingua madre neo-salentina. Lo spettacolo è anche un libro/cd prodotto da Astràgali Edizioni – Eufonia Multimedia con il sostegno della Regione Puglia (Art 8, LR 12.2005 – Iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo).
Giovedì 15 settembre (ore 21 – ingresso libero) Teatri a Sud si concluderà nel Chiostro dei Teatini a Lecce, all’interno di Lecceinscena, cartellone estivo del Comune di Lecce, con la nona edizione della Notte dei poeti, uno spazio per dare voce a molteplici esperienze di scritture poetiche e cogliere la complessità della ricerca che si è sviluppata negli ultimi decenni creando una possibilità di incontro tra chi scrive e chi va alla scoperta della scrittura attraverso la lettura e l’ascolto. L’appuntamento finale sarà anticipato da altre due serate “Verso la Notte dei poeti” previste (sempre con inizio alle 21) martedì 30 agosto nel Museo Didattico Archeologico di Cavallino e sabato 3 settembre (ore 21 – ingresso libero) nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce.
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Info
3892105991 – teatro@astragali.org