Altergon porta l’Asia in Irpinia e punta sull’acido ialuronico. Cincotti alla Dire: “Da noi grande attenzione al territorio e al welfare aziendale”
“Altergon Italia è un progetto del settore farmaceutico nato all’inizio degli anni Duemila pensato per costituire in Europa il primo polo di produzione di prodotti transdermali, farmaci che agiscono attraverso la cute, attività che nei decenni precedenti era appannaggio dei Paesi asiatici, Giappone in particolare. Noi abbiamo fatto un’operazione di ingegnerizzazione al contrario perché invece di spostarci in Asia siamo andati a carpire le loro tecnologie per realizzare questo stabilimento”. Così alla Dire (www.dire.it) Salvatore Cincotti, amministratore delegato di Altergon, che aggiunge: “abbiamo avuto l’idea di costituire questo stabilimento in Irpinia, la mia terra d’origine, dopo essere tornato dalle mie esperienze in Cina, negli Stati Uniti, in Svizzera, e da subito ci siamo collegati con il mondo universitario della Campania con l’idea di trovare talenti per poter entrare e diversificare l’attività: un settore maturo dove poter crescere con i fatturati, quindi i transdermali, e spostarci dall’inizio anche sulle biotecnologie”. “Nel settore farmaceutico – spiega Cincotti – un’azienda nata da 15 anni è ancora considerata in fase di startup perché i prodotti farmaceutici hanno bisogno di 10-15-20 anni per entrare sul mercato. Siamo una startup, però, in uno stadio molto avanzato perché abbiamo raggiunto una dimensione importante, nel 2021 abbiamo fatturato 50 milioni di euro, abbiamo circa 250 dipendenti, e dalla posa della prima pietra abbiamo investito 120 milioni di euro. Stiamo entrando in una fase di sviluppo ulteriore, dovremo riuscire a fatturare 80-90 milioni all’anno”.
Partner da sempre di BioTekNet, centro di competenza regionale sulle biotecnologie industriali, racconta l’ad di Altergon, “con loro abbiamo fondato il centro di competenze campano del settore dell’healthcare. In questo contratto di sviluppo – che per noi ha rappresentato un investimento di circa 27,5 milioni di euro e siamo intorno all’83% della sua realizzazione – BioTekNet, come lo è dall’inizio, è stato un partner di assistenza e collaborazione per l’attività di ricerca e sviluppo con un investimento di circa il 10% del totale. Con BioTekNet abbiamo sviluppato fin dal 2004 la messa in esercizio del primo impianto di produzione biotecnologica di acido ialuronico. Il nostro è un ciclo virtuoso perché circa una ventina tra laureandi e dottorandi da BioTekNet tra il 2004 e il 2006 poi sono stati assunti da Altergon e ancora una decina sono all’interno del gruppo avendo fatto carriera. In questo progetto di sviluppo che ci ha visto collaborare c’è stato l’ampliamento, dopo 8-10 anni, di tutta l’attività iniziale industriale, abbiamo avuto l’autorizzazione Aifa per il raddoppio della produzione dell’acido ialuronico di cui produciamo già diverse tonnellate all’anno”.
Cincotti tiene molto a sottolineare l’importanza che per Altergon ha l’attenzione al territorio che si manifesta, evidenzia, “non solo in questa sinergia con gli atenei campani, ma abbiamo collaboratori che arrivano da Basilicata, Puglia, Calabria: siamo diventati un polo di attrazione per il Mezzogiorno. Era difficile pensare che in una zona interna come quella del cratere del terremoto si potesse realizzare un’eccellenza farmaceutica come la nostra. Per attrarre personale altamente qualificato adottiamo anche delle politiche molto importanti di welfare: siamo in fase avanzata di progettazione, e a breve inizieremo la realizzazione, di un asilo nido con 60 posti aperto ai nostri dipendenti, alle aziende del comprensorio e al territorio. Abbiamo deciso, poi, di investire un bel budget per dare un bonus vacanze ai nostri dipendenti”.