Frana sul Cervino, il caldo è il principale imputato. Il crollo di pietre è avvenuto dalla cresta del Leone, a 3.715 metri di quota
Un crollo di pietre si e verificato ieri poco dopo le 17.30 dalla cresta del Leone, a 3.715 metri di quota, coinvolgendo parte della via normale italiana al Cervino. La causa è il grande caldo, con lo scioglimento del permafrost a causa delle alte temperature oltre i 4.000 metri di quota. Per questo, le guide alpine del Cervino hanno sospeso le salite già il 20 luglio scorso.
Una cordata in fase di discesa dalla vetta della Gran Becca era più in basso, spiega la Dire (www.dire.it), e non è stata coinvolta dal crollo. Sul posto, il soccorso alpino valdostano ha fatto un sopralluogo in elicottero per verificare la situazione. È stato allertato anche il soccorso alpino della Guardia di finanza di Breuil-Cervinia.