Alternativa e ItalExit di Cabras e Paragone uniscono le forze: “Valiamo il 3,5%”. Con loro si candidano i no green pass Puzzer e Schilirò
Dal ‘no green pass’ al Parlamento, forse. Hanno trovato un posto in lista Stefano Puzzer e Nunzia Schilirò, il portuale di Triete e la vicequestora di Roma, volti diventati noti durante le manifestazioni del movimento ‘no green pass’. Saranno candidati con Per l’Italia con Paragone, la neonata lista elettorale che mette insieme ItalExit e Alternativa. “Puzzer era indeciso. Gli ho domandato se voleva che gli idranti diventassero la metafora di quello che accadrà a tutti i diritti in Italia. L’ho convinto”, racconta Gianluigi Paragone, leader di ItalExit.
Il difficile, però, viene ora come spiega la Dire (www.dire.it). La lista per presentarsi alle urne deve raccogliere le firme: 750 in ogni collegio. Difficile farlo ad agosto. “Come scalare l’Everest con le infradito”, dice Paragone. Ecco perché la neonata allaenza con Alternativa chiede al presidente della Repubblica di esentarli dalla raccolta. “Siamo la voce del dissenso- sempre Paragone- e vogliono buttarci fuori dal Parlamento. O quella voce del dissenso entra in Parlamento o io accompagnerò le voci del dissenso fuori dal Parlamento e faremo i conti da fuori. O il capo dello Stato prende in mano la situazione o io starò in piazza con quelle voci e accada quel che accada. Vediamo se le forze dell’ordine sono ancora capaci di tenere il dissenso visto che gli ultimi tempi li hanno passati a controllare green pass…”.
Pino Cabras, presidente di Alternativa: “Dobbiamo denunciare questo tentativo di tenere fuori dalla corsa elettorale voci che potenzialmente su molti temi sono addirittura maggioritarie, come il no al coinvolgimento dell’Italia in una guerra che ha delle implicazioni dal punto di vista economico disastrose”. Per Paragone “la ribellione è sana, non vuol dire rivoluzione o eversione. Quando la ribellione non è accompagnata dal coraggio ti ritrovi Di Maio che passa da Casaleggio a Tabacci…”. Il leader di Centro Democratico non va giù nemmeno a Cabras: “Quella delle firme è una corsa a ostacoli immaginata da menti malate. Perché altri sono esentati? Tabacci, che è erede di sè stesso, si trasmette un simbolo da solo. Benvenuti nel tabaccismo…”.
C’è poi la soglia di sbarramento al 3%. Ma quella impensierisce di meno: “Valiamo tra il 2,8 e il 3,5”, assicura Paragone Lui sarà capolista, come Cabras e Francesco Forciniti. Sono i volti forse più noti di Alternativa, nata nel febbraio 2022 in opposizione alla scelta del Movimento 5 stelle (erano tutti pentastellati) di appoggiare il governo Draghi. “Abbiamo votato insieme contro i provvedimenti dei banchieri senz’anima- ricorda Citriniti- questa alleanza è venuta naturale”. Esiste un programma? “Io sono un conservatore- spiega Paragone- la prima cosa da fare è aprire un tavolo per uscire dall’Europa e dalla Nato.
In lista, ammesso che alla fine saranno sulla scheda elettorale, ci sarà il portuale Puzzer. E la poliziotta Schilirò. Lo ha annunciato con un video su Youtube: “Mi sarebbe piaciuto che ci potesse essere un unico
partito-movimento che raggruppasse tutti coloro che si sono opposti alle violazioni dei diritti fondamentali, ma l’alternativa qual è? Rimanere a piangere sul divano? Io credo che non esista un destino, tutto dipende da noi, noi possiamo cambiare cose”. Quindi, dice, “ho scelto di fare questo passo. Io e il partito rappresentiamo il vero cambiamento. Il sistema si cambia dall’interno. Cosa abbiamo ottenuto cercando di cambiarlo dall’interno? Attualmente percepisco soltanto metà del mio stipendio. Riappropriamoci del nostro Paese, dei nostri diritti, del nostro potere”.
Paragone assicura di aver arruolato anche il dottor Andrea Stramezzi, l’odontoiatra con idee originali sul covid. Il blogger Francesco Amodeo, autore di libri come ’31 Coincidenze sul Coronavirus e sulla nuova Guerra Fredda Usa/Cina’ o ‘Non avrai altro Dio al di fuori di Te’, “un romanzo sulla crescita interiore che anticipa di diversi anni le implicazioni spirituali delle ultime scoperte della fisica quantistica”. E ancora Lina Manuali, il primo giudice monocratico che ha dichiarato illegittimi i dpcm di Conte; la giornalista Raffaella Regoli, che si è autosospesa da Mediaset perché contraria all’obbligo vaccinale e Consuelo Locati, a capo dell’associazione ‘Sereni e sempre uniti’ che raccoglie una parte dei familiari delle vittime del Covid.