INPS: da tumori e malattie psichiche il 42% delle diagnosi di invalidità civile. Quasi un terzo dei verbali, inoltre, si riferisce a neoplasie già in fase metastatica
Nel 2021 quasi il 42% di tutti i verbali di invalidità civile redatti in Italia sono stati relativi a patologie psichiche e al cancro. È uno dei dati emersi da un convegno che ha visto la partecipazione del coordinatore generale medico legale dell’Inps Raffaele Migliorini.
Nel corso del 2021 174.315 verbali di invalidità civile hanno riguardato i tumori (il 20%), 181.641 le malattie psichiche (21%), 137.197 (pari al 16%) le malattie del sistema nervoso, 117.134 (il 13%) le malattie cardiovascolari e 101.363 (11%) le malattie dell’apparato osteomuscolare. Tra i tumori, il maggiore impatto sulle certificazioni di invalidità spetta a quello al seno con il 13,53%, seguito da quello al colon-retto (6%), dei polmoni (6%), della prostata (3%). Quasi un terzo dei verbali, inoltre, si riferisce a tumori già in fase metastatica. Un dato, quest’ultimo, che preoccupa alla luce dei ritardi accumulati dai programmi di screening durante la pandemia: “tutte le volte che si verifica un ritardo nel riconoscimento di queste patologie, è evidente che il riverbero può essere grave o gravissimo. Quindi potrebbe esserci un impatto”, ha detto Migliorini.
Che tuttavia ha sottolineato alcuni aspetti positivi emersi dalla pandemia. Dopo la comparsa del virus, ha sottolineato, “abbiamo compreso che non avremmo potuto convocare a visita persone così fragili esponendole a un alto rischio di infezione. Così abbiamo evitato di farle giungere negli ambulatori e le abbiamo inviate a inviarci le relazioni mediche per dare loro una traduzione medico-legale. Questo ha portato l’istituto a soddisfare le richieste di questi pazienti, evitando la possibilità di contagio”.