Pubblicato su “Scientific Reports” un lavoro sull’uso della scoria di acciaio come catalizzatore della fotosintesi artificiale
Un team composto da ricercatori dell’Istituto di chimica dei composti organometallici (Cnr-Iccom) Caterina Fusco -della sede di Bari- e Werner Oberhauser -della sede di Firenze- in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di chimica dell’Università di Bari Michele Casiello, Pasquale Pisani e Antonio Monopoli, Angelo Nacci e Lucia D’Accolti associati dello stesso Istituto in collaborazione con Cnr-Nanotec di Bari (Firenza Fanelli) e con il Centro di Ricerca e Sviluppo di Acciaierie d’Italia con sede a Taranto (Rosella Attrotto), ha pubblicato su “Scientific Reports” un lavoro sull’uso della scoria di acciaio come catalizzatore della fotosintesi artificiale.
Questo lavoro consente di ottenere i cosiddetti solar fuels (carburanti solari) impiegando unicamente prodotti di scarto dell’industria dell’acciaio, a cominciare dalla CO2 e dall’acqua di lavorazione del processo siderurgico (i reagenti) e per finire alla scoria di acciaio (il fotocatalizzatore). In quest’ottica, il protocollo aderisce pienamente ai principi dell’economia circolare, facendo proprie le indicazioni della Comunità Europea che invita ad usare come catalizzatori per l’industria i cosiddetti “non critical materials”, sostituendo i semiconduttori che sono normalmente molto costosi ed arrivano da zone di crisi.
Il processo va considerato come pioneristico per due ragioni: per la prima volta un materiale di scarto di grande disponibilità e a basso costo è in grado di promuovere un così importante processo chimico che abbatte, con gli ovvi benefici effetti sull’ambiente, il principale gas-serra la CO2 – e inoltre è uno dei pochi casi noti nei quali un materiale isolante come la scoria (essenzialmente costituita da Alluminato di calcio), in virtù della presenza delle impurezze di ferro, può fungere da fotocatalizzatore, sostituendo i tradizionali e più costosi semiconduttori comunemente impiegati a questo scopo (ad es. l’ossido di titanio).
Il lavoro è stato anche segnalato dal sito internazionale SteelGuru Business News al link https://www.steelguru.com/steel/italian-researchers-use-steel-slag-as-catalyst-for-photosynthesis
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