Vaiolo delle scimmie, vaccino in 4 Regioni ma niente campagna di massa: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto sono quelle con il più alto numero di casi segnalati
In Lombardia 2.000 dosi, nel Lazio 1.200, 600 in Emilia-Romagna e 400 nel Veneto. Queste le prime dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie che il ministero della Salute ha deciso di distribuire. Nella circolare diffusa in serata, infatti, si spiega che “a seguito dell’arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea, si rende necessario un piano per le dosi disponibili”.
La distribuzione ha tenuto conto dei colloqui avuti con le Regioni e le Province autonome, con la suddivisione delle dosi attualmente disponibili tra le Regioni con il più alto numero di casi segnalati. In attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà del mese) sarà messa da subito a disposizione, per le Regioni e le Province che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi). Una quota di vaccino resterà stoccata presso il Ministero della Salute, per eventuali emergenze.
Il vaccino Jynneos (MVA-BN) è oggetto di una seconda circolare del Ministero, che ne autorizza la distribuzione temporanea. Nello stesso documento viene spiegato che “al momento la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa”. Quindi “tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi”, le prime categorie ad alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra: – personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; – persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano in particolari criteri di rischio (più partner sessuali negli ultimi 3 mesi; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; almeno un episodio nell’ultimo anno di infezione sessualmente trasmessa; abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).
Sempre nella circolare viene ritenuto “importante il coinvolgimento delle associazioni LGBTQIA+ e quelle per la lotta all’Hiv, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale”. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target potrà essere aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di dosi.
Il vaccino Jynneos, spiega la Dire (www.dire.it), è indicato per la prevenzione del vaiolo e del vaiolo delle scimmie nei soggetti a partire dai 18 anni di età, ad alto rischio di infezione. È disponibile in fiale monodose da 0,5 ml e come posologia prevede una vaccinazione primaria (soggetti non vaccinati in precedenza contro il virus del vaiolo o con MVA-BN): due dosi (0,5 ml) a distanza di almeno quattro settimane (28 giorni) l’una dall’altra; vaccinazione di richiamo: una sola dose (0,5 ml) a chiunque abbia ricevuto in passato almeno una dose di vaccino antivaiolo o di MVA-BN o che abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di MVA-BN da oltre due anni.