Online su YouTube il video di “SOUL PLEASE”, secondo singolo di MATTEO MARCHESE che anticipa l’album “DOT”, in uscita in autunno per The prisoner records
SOUL PLEASE è il nuovo singolo di MATTEO MARCHESE, secondo brano anticipatorio dell’album di debutto “DOT” in uscita in autunno per The prisoner records.
Un brano concepito come un viaggio notturno all’interno di sé stessi: un mondo sonoro nel quale l’ascoltatore può scendere dentro di sé a occhi chiusi.
«Mi piaceva l’idea di creare un ibrido tra la musica elettronica e quella africana – afferma l’artista – Un movimento ternario ma al contempo poliritmie che spostano l’accento per chi ascolta. L’utilizzo del trombone vuole essere un richiamo al blues di New Orleans impregnato di cultura creola e di Voodoo».
Il brano prosegue il percorso solista di Marchese, già produttore e arrangiatore, nonché batterista per artisti quali Ghemon, Syria, Paletti, Tonino Carotone, Ila and The Happy Trees. E vede la partecipazione di Ila Scattina alla voce e al testo, T-Bone Luigi De Gasperi (New York Ska Jazz Ensamble, Casino Royale, Mau Mau, Giuliano Palma) al trombone, Filo-Q (Filippo Quaglia – Magellano, Almamegretta, Viva Viva Malagiunta) al sound design.
«Ho pensato a Ila come cantante perché è un pezzo in antitesi con la sua consueta produzione musicale, che è più solare. Mi sembrava interessante proporle un viaggio in zone cupe» (Matteo Marchese)
Ila Scattina è anche la regista del video, in merito al quale ha dichiarato:
«Quando Matteo mi diede la base su cui scrivere il testo di “Soul Please” subito la musica mi trasmise un’ambientazione “cupa” e per questo immaginai di essere “in fondo al buio di me stessa”, nel momento in cui prendi coscienza di quello spazio angusto in cui a volte ci nascondiamo e diventi consapevole che c’è un mondo di “luce” a cui mirare per evolverti. E così cominciai un dialogo con la mia anima in cui le chiedo aiuto per questa evoluzione, le chiedo di insegnarmi a trovare la via per la luce, per riuscire ad esprimere le emozioni che tengo soffocate. Ritrovare, in sostanza, un punto di incontro tra la me stessa di luce e quella di ombra.
Il video ne è quindi una diretta conseguenza in termini stilistici, metaforici e visivi. Una parte che vive in ognuno di noi, “oscura” e “schiacciata”, inespressiva e confinata alla fine di un pozzo profondo, e l’altra esuberante, pronta ad emergere. Una dicotomia filosofica, il principio del TAO, con un Yin e uno Yang opposti ma ineluttabilmente legati»
Quello di “DOT”, il debut album solista di Matteo Marchese atteso per l’autunno, è un viaggio esplorativo nei territori della musica che Matteo da sempre ama, accompagnato da alcuni amici ed eccezionali musicisti che condividono la sua visione dell’arte e che hanno scelto di affiancarlo in questo tragitto.