Nasce Triton ETS, l’associazione per la tutela del mare Mediterraneo, della biodiversità e del patrimonio naturalistico, costiero e marino italiano
Prende avvio Triton ETS, la nuova associazione italiana per la tutela del mare Mediterraneo, della biodiversità e del patrimonio naturalistico, costiero e marino italiano. Perché a volte basta pochissimo: un impegno per #1unaplasticainmeno, il semplice gesto di ognuno di noi nel raccogliere e fotografare un pezzo di plastica raccolto dalla battigia o in mare.
Fortemente voluta da una giovane famiglia orientata ad una visione millennial di sviluppo, TRITON vuole infatti dedicarsi ad una visione concreta di sostenibilità e divulgazione proiettando gli associati ad azioni dirette sul campo, dalle più piccole alle più grandi.
“La nostra è un’associazione senza fini di lucro, nata dall’amore e dalla passione per il mare della mia famiglia, con l’intento di lavorare attivamente allo studio, alla protezione e alla salvaguardia nel lungo periodo di questa risorsa incomparabile” commenta Raffaele Grandi, Direttore Generale della neonata associazione. “Per noi è soprattutto importante fare crescere la consapevolezza che ognuno di noi ha dell’ecosistema marino, dei rischi e delle minacce e delle possibili piccole e grandi azioni che ciascuno di noi può mettere in atto o contribuire a farlo, per il nostro Mediterraneo, le sue coste e la sua flora e la sua fauna”.
Sei le azioni da programma: sensibilizzare, promuovere interventi di tutela e conservazione, produrre contenuti divulgativi e informativi, organizzare attività sul territorio, partecipare a progetti di ricerca e infine formare giovani e meno giovani.
In parallelo all’Associazione, corrono le tre iniziative “LIFE”, sostenute dalla Comunità Europea, che hanno visto Triton Research aggiudicarsi per i prossimi quattro anni gli ambiziosi e pionieristici progetti di Conceptu Maris, per la tutela di cetacei e tartarughe; Pinna per la salvaguardia di Pinna Nobilis, mollusco bivalve sempre più a rischio e A-MAR Natura 2000 per le coste italiane, che porteranno a molte iniziative di divulgazione.
Ognuna di queste, nella fase finale della ricerca, darà vita a 3 documentari originali, che seguiranno la scia aperta dal cortometraggio introduttivo, intitolato “Una Balena in una conchiglia”, che verrà presentato nella serata inaugurale: il mare come emozione che riporta alla vita vera e alla bellezza della natura, attraverso il racconto di una bambina troppo risucchiata dalle nuove tecnologie per vivere il mondo attorno a lei, che attraverso l’incontro con uno scrittore e la sua storia di una conchiglia e di un nuotatore d’eccezione, Umberto Pellizzari, si immerge nella meraviglie della vita vera che il mare offre recuperano la tridimensionalità e il senso, pieno e magnifico, della vita.
Il cortometraggio, prodotto con il Santuario dei cetacei Pelagos, è candidato a vari festival del cinema.