Spondiloartrite assiale: i risultati dello studio SELECT-AXIS 2


Spondiloartrite assiale non radiografica: upadacitinib sicuro ed efficace secondo i dati dello studio SELECT-AXIS 2

Spondiloartrite assiale, secukinumab migliora segni e sintomi in modo precoce e duraturo secondo i dati dello studio PREVENT

Nei pazienti con spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA)upadacitinib ha migliorato in modo significativo l’attività di malattia, il dolore la funzione e la qualità della vita rispetto al placebo, dimostrando un profilo di safety favorevole.

Questi i risultati di uno dei due trial  del programma SELECT-AXIS 2 (SELECT-AXIS 2 nr-axSpA), presentati nel corso del Congresso EULAR.

I risultati sono molto promettenti e fanno ben sperare in una prossima estensione delle indicazioni di trattamento di questo inibitore orale Jak selettivo e reversibile, attualmente approvato per tre indicazioni reumatologiche nell’adulto in Europa: artrite reumatoide, artrite psoriasica e spondilite anchilosante, oltre ad avere, nell’ambito dermatologico, l’indicazione approvata in dermatite atopica.

Obiettivi e disegno dello studio SELECT-AXIS 2 nr-axSpA 
Il programma di studi clinici SELECT-AXIS 2 comprendeva due trial clinici, che hanno valutato rispettivamente pazienti con spondilite anchilosante (SA) con risposta insoddisfacente ai DMARDb e pazienti con nr-axSpA.

Lo studio SELECT-AXIS 2 nr-axSpA, un trial clinico di fase 3 randomizzato e controllato in doppio cieco vs. placebo, ha reclutato pazienti con nr-axSpA con infiammazione consistente delle articolazioni sacro-iliache dovuta alla malattia e documentata mediante imaging a risonanza e/o con livelli di CRP più elevati di 2,87 mg/l, un punteggio di attività di malattia al basale (BASDAI) e un punteggio totale relativo al dolore spinale pari almeno a 4.

I pazienti dello studio erano stati randomizzati, secondo uno schema 1:1, a trattamento con upadacitinib 15 mg per os in monosomministrazione giornaliera o a placebo per 52 settimane.

L’endpoint primario dello studio era rappresentato dal soddisfacimento della risposta ASAS 40 a 14 settimane.

Tra i diversi endpoint secondari valutati a 14 settimane, vi erano:
– un miglioramento di almeno il 50% dell’indice BASDAI rispetto al basale
– il raggiungimento del punteggio ASDAS di malattia inattiva (<1,3)
– il raggiungimento del punteggio ASDAS indicativo di ridotta attività di malattia (<2,1)
– il raggiungimento della remissione parziale in base al punteggio ASDAS e la variazione rispetto al basale del livello ASDAS-CRP
– il punteggio SPARCC, rilevato mediante MRI, indicativo di anomalie a carico dell’articolazione sacro-iliaca
– il dolore lombare totale e notturno
– la valutazione dell’indice funzionale BASFI
– la valutazione della qualità della vita legata alla spondilite anchilosante
– la valutazione dell’indice relativo alla salute della Spondyloarthritis International Society
– la valutazione dell’indice BASMI
– il punteggio Maastricht relativo all’entesite associata a spondilite anchilosante (MASES)

Era prevista, inoltre, una valutazione degli eventi avversi emersi in presenza del trattamento.

I ricercatori hanno reclutato nello studio 313 pazienti con nr-axSpA. Di questi, 156 sono stati trattati con upadacitinib e 157 con placebo, Le caratteristiche demografiche e cliniche erano pressochè sovrapponibili tra i due gruppi di trattamento.

Risultati principali
Dai dati è emerso che il 45% dei pazienti trattati con upadacitinib aveva raggiunto la risposta ASAS40 (endpoint primario) a fronte di un 23% di pazienti del gruppo placebo (p<0,0001).
Tutti gli endpoint secondari, eccezion fatta per l’indice BASMI e il punteggio MASES, sono stati soddisfatti nel corso dello studio (p<0,01).

Quanto alla safety, in ambo i gruppi, la proporzione di pazienti che ha sperimentato eventi avversi legati al trattamento è risultata pressochè sovrapponibile tra i due gruppi in studio (48% con upadacitinib vs. 46% con placebo),
La proporzione di pazienti che ha avuto eventi avversi seri emersi nel corso del trattamento è stata pari, rispettivamente, al 2,6% nel gruppo upadacitinib e all’1,3% nel gruppo placebo.

Sono stati registrati pochi eventi di infezioni serie, herpes zoster e uveite e nessuna documentazione di eventi neoplastici (al di là un carcinoma delle cellule basali nel gruppo placebo), di eventi cardiovascolari principali (MACE), di eventi tromboembolici, di malattia infiammatoria intestinale o di evento letale.

Riassumendo 
I risultati di questo trial sembrano suffragare l’impiego potenziale di upadacitinib nel trattamento della nr-axSpA.

A questo riguardo Abbvie, azienda responsabile dello sviluppo clinico di upadacitinib, ha inserito questi risultati come parte integrante della domanda inoltrata agli enti regolatori (Fda ed Ema) per l’ottenimento di una nuova indicazione d’impiego di questo Jak inibitore, finalizzata al trattamento di pazienti adulti con nr-axSpA con segni obiettivi di infiammazione che non hanno risposto in maniera soddisfacente ai FANS.

Bibliografia
Deodhar A et al. Efficacy and safety of upadacitinib in patients with active non-radiographic axial spondyloarthritis: A double-blind, randomized, placebo-controlled phase 3 trial. Presented at: EULAR Congress 2022; Abstract OP0016.