Fertilizzanti: agricoltori respirano con lo stop ai dazi doganali


La Commissione Europea ha deciso di intervenire sui dazi doganali per contenere l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti: sospese le tariffe convenzionali

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Il cadmio è un metallo pesante presente soprattutto nei fertilizzanti a base di fosfati minerali

Confagricoltura accoglie con favore la decisione della Commissione Europea di intervenire sui dazi doganali per contenere l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti. Il regolamento approvato sospende le tariffe convenzionali fino al 31 dicembre 2024 per l’ammoniaca e l’urea, elementi fondamentali per la fertilizzazione. Il provvedimento mitiga, anche se in piccola parte, i notevoli aumenti riscontrati a partire dal secondo semestre 2021, situazione che si è ulteriormente aggravata a seguito all’invasione russa dell’Ucraina.

La decisione della Commissione era molto attesa dal mondo agricolo alla luce degli incrementi record come nel caso dell’urea, aumentata del 185% rispetto allo scorso anno. La misura temporanea di liberalizzazione degli scambi, infatti, in un momento di scarsità sui mercati internazionali dei fertilizzanti azotati, allinea il mercato UE rispetto ad altri mercati mondiali che non hanno dazi all’importazione, costituendo così un incentivo all’offerta.

Dalla sospensione sono escluse Russia e Bielorussia, due Paesi che da soli esportano nei Paesi UE il 43% dei fertilizzanti.

Il provvedimento rappresenta soltanto un primo passo, perché la sospensione ha bisogno di essere estesa ai dazi su tutte le principali tipologie di fertilizzanti usati direttamente dagli agricoltori.

Nonostante ciò, la scelta della Commissione avrà sicuramente un effetto benefico sulle economie delle aziende agricole italiane, le quali, insieme all’impennata dei prezzi, sono alle prese con la scarsità sul mercato di materie prime per la fertilizzazione del terreno, con forti preoccupazioni per il prossimo autunno.