“Santa guerra” di Samantha Casella alla 79° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia : parla la regista faentina
L’ultima fatica della regista faentina, Samantha Casella, approda alla Mostra del cinema di Venezia, dove il lungometraggio sarà presentato in anteprima internazionale.
Il film tratta la “storia” di una donna che precipita in un luogo senza tempo dove il suo subconscio cerca di elaborare il trauma che la schiaccia. Mentre una parte di sé resta incastrata in una villa spettrale e il suo doppio vaga in un luogo ancestrale, la donna raggiungerà una dolorosa presa di coscienza.
“Mi ha sempre affascinato il lato oscuro che abita il cuore e la mente delle persone – afferma la regista -. Poter fissare sullo schermo certe emozioni indefinibili, per me è una sfida senza prezzo”.
“Santa Guerra” è un lavoro che lascia il segno per il tema che tratta e per come viene affrontato da Samantha Casella, che dimostra coraggio di visione e voglia di sperimentare, mostrando il suo talento sia nella sceneggiatura, che firma insieme ad Antonio Micciulli, che nella fotografia, a sua cura, quanto dietro e davanti alla macchina da presa, essendosi riservata un ruolo chiave da attrice.
Il cast, oltre alla Casella, è costituito da Eugenia Costantini, Emma Quartullo, Ekaterina Buscemi, Isabella Tedesco, Maria Grazia Cucinotta, Simona Lisi, Chioma Ukwu e Diego Pagotto. Il progetto è prodotto da The Shadows Factory.
Considerata ed apprezzata dalla critica per il taglio visionario e surreale dei suoi lavori cinematografici segnati da una originale poetica sospesa tra sogno e realtà, la regista faentina confessa: “Da bambina rimasi colpita da un dialogo su Dio tra un prete e una donna: era un film di Ingmar Bergman, “Luci d’inverno”, così come sempre in giovane età fui catturata da “Taxi Driver” di Martin Scorsese e dalle atmosfere oniriche di David Lynch”.
In “Santa guerra” Samantha Casella ha dato spazio ad una serie di immagini legate al suo immaginario artistico provenienti dal mondo delle arti figurative; appaiono, infatti, opere dello scultore Giovanni Scardovi, di Sergio Monari, nel cui atelier artistico sono state girate alcune scene, di Bacco Artolini, di Giovanni Bubani, di Federico Severino, di Filippo Zoli e il falso di “L’isola dei morti” di Claudia Drei, madre della stessa Casella.
“Ho sempre nutrito una grande passione, oltre che per il cimema, per l’arte, per la mitologia, per la fotografia – sottolinea la regista -. Credo che tutto si sia mescolato insieme e mi abbia spinta in questa direzione che ho intrapreso e che inaspettatamente mi ha “regalato” parecchi riconoscimenti, molti dei quali internazionali, con i miei precedenti cortometraggi, e che oggi, con mia grande gioia ed emozione, mi porta a Venezia”.
“Santa guerra”, sarà in anteprima internazionale, mercoledì 7 settembre, alle ore 15, presso lo spazio Ente dello Spettacolo (Hotel Excelsior al lido di Venezia). Del film verrà presentato un estratto nel corso di un evento organizzato durante i giorni della 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, alla presenza della eclettica Samantha Casella, del cast principale e del produttore Antonio Micciulli.