Agli albori dell’era del computer, una componente ha fatto irruzione nella vita di miliardi di persone: l’antivirus, la barriera protettiva per il computer connesso in rete e per l’utente dietro lo schermo. Da quel momento si è cominciato a parlare di sicurezza online, o ancora meglio di cybersecurity.
Negli anni gli standard di sicurezza sono talmente aumentati che di antivirus si è sentito parlare sempre meno spesso. La rete è un posto sicuro ed ogni PC, al momento dell’installazione, ha una barriera protettiva già pronta per il funzionamento. Spesso però gli antivirus vengono totalmente eliminati dagli utenti: il fatto che esistano strumenti di supporto, non significa che degli antivirus non ci sia più bisogno.
I principali browser web possono rilevare e bloccare eventuali siti dannosi, grazie all’intervento di strumenti come Google Safe Browsing. Lo stesso fanno i principali provider di posta elettronica: Gmail, Yahoo e tanti altri. L’antivirus classico in senso stretto è solo una seconda linea a difesa delle persone, del sistema operativo, dei dati e di tutto ciò che concerne l’utente.
Tra i principali attacchi informatici si annoverano oggi i virus propriamente detti, ma anche il phishing, la falsificazione dell’identità, il worm, le intercettazioni e tanti altri. Contro tutti questi sopraelencati l’antivirus è una barriera idonea ed efficiente, perché garantisce la navigazione in sicurezza e la messa in salvo dei dati.
Anche app e siti sono corsi ai ripari. Come riferito dagli esperti di CasinoNoAAMS, il mondo del gioco online è uno di quelli pionieristici in termini di sicurezza e tutela dei giocatori e della loro totalità. In tempi non sospetti, le case da gioco online si sono affidate a programmi specifici per eseguire le scansioni in tempo reale: “I server computer da cui arrivano le trasmissioni dei dati sono protetti con accessi non autorizzati, tramite firewall virtuali e fisici” – spiegano da CasinonoAAMS. In caso di problematiche di sicurezza, il software blocca la transazione e permette al giocatore di avere la certezza dell’inviolabilità dei propri dati (maggiori informazioni).
Successivamente si è imposta la tecnologia SSL, acronimo che sta per Secure Sockets Layer. In pratica un protocollo di sicurezza online interamente basato sulla crittografia. Nata nel 1995, con l’obiettivo prioritario di garantire l’integrità e l’autenticazione dei dati nelle comunicazioni online, la tecnologia SSL è praticamente infallibile nel campo dello spostamento di denaro, sia per pagamenti sia per prelievi.
“Con l’arrivo della tecnologia SSL – proseguono gli esperti – si è bloccato il problema hacker, perché il funzionamento della SSL prevede il blocco repentino dell’inserimento di terzi nella comunicazione tra i server e l’utente”.
Tra sistemi di varia natura ed antivirus, insomma, si è in una botte di ferro. Con buona pace di chi, oggi, si ostina a farne a meno.