La Giunta della Regione Toscana, in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute, ha dato il via libera all’istituzione della Commissione regionale Aids
La Giunta della Regione Toscana, in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ha dato il via libera all’istituzione della Commissione regionale Aids.
L’istituzione delle Commissioni Regionali Aids era stata prevista dalla legge n. 135 del 1990 (Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS) e dal Piano nazionale di interventi contro Hiv e Aids (Pnaids) – documento programmatico finalizzato a contrastare la diffusione dell’infezione da Hiv – per consentire l’immediata realizzazione degli interventi di prevenzione e lotta all’Aids.
Faranno parte della Commissione: il dirigente di settore competente in materia di Aids della direzione regionale Sanità, Welfare e Coesione sociale, con funzioni di coordinatore; i responsabili dei settori regionali competenti in materia di farmaci, di assistenza ospedaliera e territoriale o loro delegati; il coordinatore dell’Osservatorio epidemiologia-Agenzia regionale di sanità della Toscana o suo delegato; il direttore dell’Ufficio scolastico regionale o suo delegato; 3 medici infettivologi; 3 rappresentanti delle associazioni di volontariato per la lotta all’Aids attive sul territorio; 1 medico microbiologo/virologo; 1 medico igienista/epidemiologo; 1 medico di un Centro Mst (Malattie sessualmente trasmissibili) delle Asl con competenza Hiv/Aids; 1 medico esperto di sanità penitenziaria; 1 medico esperto di dipendenze; 1 farmacista del servizio sanitario regionale.
Sarà Federico Gelli, ex deputato, a procedere alla designazione dei componenti della Commissione, in qualità di responsabile della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Toscana, e le nomine saranno poi definite con decreto del Governatore regionale. La durata in carica dei componenti coinciderà con quella della legislatura regionale e non è prevista alcuna indennità. La Commissione potrà articolarsi in gruppi di lavoro e si potrà avvalere di ulteriori esperti individuati dalla Commissione stessa a seconda delle necessità. Dovrà, infine, raccordarsi con le altre Commissioni regionali su temi specifici relativamente alle diverse problematiche affrontate. A breve, sul sito regionale, sarà pubblicato un apposito avviso di manifestazione di interesse alla partecipazione al procedimento per la designazione dei rappresentanti delle associazioni di volontariato per la lotta all’Aids attive sul territorio.
La Regione Toscana è da sempre operativa nella lotta contro Hiv/Aids, avendo istituito il registro regionale Aids già nel 1985. Pur avendo provveduto all’implementazione del PNAIDS, la Commissione Aids non è mai stata formalmente nominata né si è proceduto all’elaborazione di un Piano diagnostico terapeutico assistenziale. Appare, quindi, indispensabile strutturare un percorso condiviso con i vari attori coinvolti nella presa in carico del paziente (dal MMG, agli infettivologi, sanità pubblica), oltre che con le associazioni dei pazienti.
A livello regionale sono, comunque, presenti progettualità innovative per l’accesso al test (Check point e progetti sperimentali di accesso al test anche nel contesto universitario), ma sono state di fatto realizzate poche azioni di comunicazione per popolazioni target.
Peraltro, con l’obiettivo di fornire una fotografia dell’effettivo recepimento del PNAIDS sul territorio nazionale, è stata realizzata – con il contributo non condizionato di Gilead Sciences Srl – la piattaforma HIV Regional Policy reporting, che consente un rapido monitoraggio delle attività legate all’impegno dei principali attori nei territori.