Devianze, Meloni: “Io bullizzata perché obesa da ragazza”. La leader di Fratelli d’Italia torna anche sul caso della pubblicazione del video dello stupro a Piacenza
“Figuriamoci se io che sono stata obesa e sono stata anche bullizzata per questo da ragazzina, posso considerare l’obeso un deviato“. Così Giorgia Meloni dal palco allestito in piazza Roma ad Ancona, davanti a circa 3mila persone, è tornata sulla polemica con il segretario nazionale del Pd Enrico Letta sul tema delle devianze giovanili. Ieri ad attaccare la leader di FdI è stato anche Mario Adinolfi.
“Per devianze si intende uso di sostanze stupefacenti, abuso di alcool, il tema del bullismo e della microcriminalità e quello dei disturbi del comportamento alimentare- aggiunge Meloni- Un tema sentitissimo tra i nostri giovani. E anche lì quando ho detto disturbi del comportamento alimentare mi hanno attaccato dicendo ‘la Meloni dice che gli obesi sono dei deviati’. Io voglio cercare di aiutare chi ha dei disturbi del comportamento alimentare. A me ha salvato lo sport perché lo sport salva un sacco di gente”.
IL CASO DEL VIDEO DELLO STUPRO A PIACENZA
“Non ho ragione di scusarmi se non per aver espresso solidarietà. Ho pubblicato una cosa che era già pubblicata sui siti. Avete chiesto ai giornalisti che hanno pubblicato il video di scusarsi?”. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ad Ancona per l’apertura della campagna elettorale, come riferisce la Dire (www.dire.it) ha risposto così ai cronisti dopo che la donna vittima dello stupro di Piacenza ha detto di essere stata riconosciuta dalle immagini diffuse su alcuni organi d’informazione, poi condivise sui social anche dalla stessa Meloni.
“Mi sembra ci sia un tiro al piccione- aggiunge Meloni-. Sono molto attenta alla vicenda della violenza contro le donne tanto che ho pubblicato il video per denunciare il fatto. Non è strano che io sia molto più discussa dello stupratore di questa donna? Io ho ripreso questo video dalla stampa. Siccome mi fido della stampa italiana ho condiviso un video ‘oscurato’ pubblicato da un quotidiano. E’ una notizia data da altri e non da me”.
L’ex ministra alle Politiche giovanili sostiene di aver condiviso il video per esprimere solidarietà alla vittima della violenza. “Se un politico di primo piano avesse condiviso un video per esprimere solidarietà senza che si riconoscesse la vittima, anche se fosse stata una persona a me cara, io francamente l’avrei presa per solidarietà- conclude Meloni- Dopodiché quando il Pd ha pubblicato, senza oscurare, le immagini della morte di Alika avvenuta a Civitanova Marche perché non si è posta questa questione? Il problema è capire se in questa nazione chi è di destra ha gli stessi diritti di chi è di sinistra”.