Crisi energia, Salvini: “Serve armistizio e pieno mandato a Draghi”. Calenda: “Dopo quattro giorni, ma almeno uno ci è arrivato”
Sulla crisi energetica e sul tetto al prezzo di luce e gas “la mia proposta a tutta la politica italiana è di unirci. Dividiamoci su tutto il resto ma su questo propongo di convocare un Cdm già la prossima settimana e di riunire il Parlamento a inizio settembre, prendendo a modello la Francia che limita al 4% l’aumento di luce e gas. Quindi armistizio e pieno mandato al Governo Draghi“, ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini durante una conferenza stampa a Corigliano Rossano in provincia di Cosenza.
Pronta la reazione di Carlo Calenda, che su Twitter scrive: “Meno male. Almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro”. Alcuni giorni fa Calenda aveva proposto di sospendere la campagna elettorale per affrontare il problema.
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Ieri il leader di Azione durante un’iniziativa elettorale in Sicilia ha fatto sapere di essere “pronto a fare un confronto con Conte sul tema dell’energia, quando e dove vuole”. “Conte ha cancellato il gasdotto EstMed che io avevo fatto approvare come progetto europeo per prendere il gas israeliano, ha cancellato le due navi di rigassificazione che erano nel piano della strategia energetica nazionale e ha cercato di mettere in discussione il Tap”, ha ricordato Calenda.
“L’unica soluzione è quella che chiediamo noi: un governo di larga coalizione che continui con Draghi completando il Pnrr, altrimenti perderemo il sostegno della Bce e avremo prezzi dell’energia fuori controllo rischiando di farci veramente male”, ha aggiunto come riferisce la Dire (www.dire.it).