In un recente studio è stato osservato che persone che svolgono abitualmente attività fisica sembrano essere meno stressate
Il termine “stile di vita” in ambito di prevenzione indica quei comportamenti che gli individui assumono nella quotidianità (attività fisica, alimentazione, sonno, fumo, stress) che incidono in modo significativo sulla loro salute e sul loro benessere.
La nostra salute infatti dipende da molti fattori:
- dalla genetica;
- dall’ambiente;
- dal modo in cui viviamo.
Il nostro stile di vita è in grado di influenzare tantissimi meccanismi dai quali dipende il manifestarsi, nel tempo, di una determinata malattia e anche la sua prognosi.
LO STUDIO DI AUXOLOGICO
In un recente studio, al quale ha partecipato la Prof.ssa Danila Lucini, Responsabile Servizio Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, è stato osservato che persone in età lavorativa che svolgono abitualmente attività fisica sembrano essere meno stressate.
Lo studio è stato condotto in collaborazione con ASSIDIM, associazione con finalità esclusivamente assistenziali e non lucrative, opera dal 1981 nell’ambito dell’assistenza sanitaria integrativa e della salute.La Cassa di Assistenza, iscritta regolarmente all’Anagrafe dei Fondi istituita presso il Ministero della Salute, conta ad oggi 1.800 aziende ed enti associati. Nel corso del 2021 è stato pubblicato sul sito web di ASSIDIM un questionario completamente anonimo con lo scopo di raccogliere informazioni sullo stile di vita (attività fisica, alimentazione, abitudine al sonno, fumo di sigaretta, assunzione di farmaci e percezione dello stress).
OBIETTIVO DELLA RICERCA
L’obiettivo era raccogliere informazioni utili a definire meglio programmi di intervento per migliorare gli stili di vita sia individuali sia per le aziende. Molte sono le evidenze che mostrano come, anche a livello aziendale, sia possibile offrire servizi per migliorare le abitudini di vita con conseguenti vantaggi sia a livello della singola persona che dell’azienda: miglioramento del benessere individuale, prevenzione di patologie croniche (come infarto, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, cancro al seno/colon/prostata, patologie osteomuscolari, ecc..), miglioramento della performance lavorativa, riduzione dell’assenteismo.
Oltre 1300 persone hanno compilato il questionario. È stata posta attenzione a un particolare stile di vita, l’essere fisicamente attivi. La popolazione è stata suddivisa in due gruppi: chi era fisicamente attivo (cioè eseguiva la dose di esercizio raccomandato dalle linee guida internazionali pari ad almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica endurance aerobica ad intensità moderata) e chi non lo era.
Osserva la Prof.ssa Daniela Lucini:
La differenza che immediatamente è saltata agli occhi è stata che chi era fisicamente attivo presentava un Indice globale di stile di vita migliore rispetto a chi non lo era. In particolare i livelli di percezione dello stress erano molto più bassi. Non solo queste persone riferivano una qualità dell’alimentazione migliore, erano ovviamente più magre, riferivano di essere meno stanche e di avere una performance lavorativa migliore. Fare attività fisica fa bene da tantissimi punti di vista e cambiare l’abitudine a essere sedentari influenza la capacità di mangiare meglio e soprattutto di gestire eventi stressanti della nostra vita
Lo studio infatti ha mostrato una correlazione significativa tra questi elementi: tanto maggiore era la dose di esercizio fatto, tanto migliore erano anche gli altri stili di vita. Ovviamente questa descrizione è forse un po’ semplicistica in quanto i vari stile di vita spesso sono legati tra di loro in modo molto complesso. Diverse sono comunque le evidenze scientifiche che mostrano come spesso sia più facile iniziare a migliorare l’abitudine a fare esercizio fisico per poi osservare anche un miglioramento in altri stili di vita. I dati derivanti dallo studio possono essere importanti per meglio definire dei programmi di miglioramento dello stile di vita sia a livello individuale che di gruppo.
Continua la Prof.ssa Daniela Lucini:
Il legame tra stress ed esercizio fisico è sicuramente molto complesso: è vero anche che tanto più una persona ha problematiche di stress e tanto meno pensa di riuscire a svolgere attività fisica. L’importante, in questi casi, è approcciarsi all’esercizio fisico in modo giusto, eseguendo attività adatte e meglio se prescritte in base alle caratteristiche ed esigenze della persona e monitorate in modo da verificare che la persona stia realmente facendo quanto serve.
Altri studi hanno dimostrato infatti che l’esercizio fisico, giustamente prescritto, è in grado di migliorare alcuni meccanismi di controllo dell’organismo tra cui il sistema nervoso autonomo (quel sistema che regola il funzionamento dei nostri organi in modo autonomo, che fa battere il cuore, che ci fa respirare, ecc..). Questo sistema è anche quello che viene “alterato” in condizioni di stress tanto che spesso questa condizione è caratterizzata da sintomi fisici come il sentirsi più stanchi, sentire il cuore che batte più forte, avere disturbi gastrici o non riuscire a dormire bene. L’esercizio fisico aerobico, tra i tanti suoi benefici, riesce anche a migliorare il funzionamento di questo sistema e quindi ridurre la sintomatologia associata allo stress con grande beneficio per la persona.
FONTE: AUXOLOGICO