In Egitto nuove regole per Netflix e Disney+ per rispettare i valori della società. La misura giunge alcuni mesi dopo le polemiche scatenate dal remake locale di “Perfetti sconosciuti”
Netflix, Disney+ e tutte le piattaforme di streaming che vogliano distribuire i loro prodotti in Egitto dovranno attenersi a una nuova serie di regole, al fine di garantire che i loro contenuti siano “in linea con i valori e le tradizioni” della società locale. Lo ha stabilito il massimo ente per le comunicazioni del Paese nordafricano, il Consiglio supremo per la regolamentazione dei media (Scmr). Il provvedimento, comunicato in settimana con una nota rilanciata dai molti media regionali, segue di alcuni giorni l’annuncio di misure simili da parte degli organismi che disciplinano le attività dei media in Arabia Saudita e nel Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc), un organismo regionale con sede sempre in Arabia Saudita che comprende sei Paesi, fra i quali gli Emirati arabi uniti.
La misura decisa dal Scmr, spiega la Dire (www.dire.it), giunge anche alcuni mesi dopo le polemiche scatenate in Egitto dal remake locale del film italiano ‘Perfetti sconosciuti’, prima produzione in lingua araba a essere distribuita su Netflix. La pellicola è stata accusata da diverse persone, compresi deputati del Parlamento e rappresentanti delle istituzioni, di trattare temi non consoni alla realtà egiziana, dall’omosessualità, che in Egitto è proibita dalla legge, fino all’infedeltà coniugale. L’ente regolatore, partendo dal presupposto che il numero di persone che si abbona a piattaforme streaming in Egitto “sta avendo un aumento senza precedenti”, ha reso noto di aver “deciso di istituire nuovi regolamenti e requisiti di licenza sulle piattaforme di streaming online come Netflix e Disney+” per assicurarsi che i loro contenuti siano in linea con i valori della società egiziana. Nel comunicato del Smcr non si fa esplicito riferimento a comportamenti o messaggi specifici.