Per la prima volta il Dottorato di ricerca arriva nelle Accademie. A Firenze un corso sulla valorizzazione del patrimonio culturale insieme all’Università Tor Vergata
Da quest’anno, per la prima volta, gli studenti di Accademie, Conservatori e Isia potranno proseguire gli studi con un Dottorato di ricerca. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti autorizzato le istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica a offrire percorsi di dottorato, per il momento solo in forma associata con le Università, in attesa di definire nuove regole per l’accreditamento dei corsi di dottorato Afam. Si tratta di un passo importante verso il completamento della riforma che nel 1999 equiparò le istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica agli Atenei, entrambi parte del sistema universitario italiano e autorizzati a rilasciare titoli di studio con valore legale, con la differenza, fino a questo momento per gli studenti Afam, di non poter accedere al terzo ciclo di formazione, cioè ai Dottorati di ricerca.
L’Accademia di Belle Arti di Firenze partecipa, dunque, per la prima volta insieme ad altre cinque Istituzioni Afam (le Accademie di Belle Arti di Catania, Macerata, Lecce e Roma, l’Isia di Roma) al Dottorato nazionale in Scienze del patrimonio culturale, offerto in consorzio con l’Università Tor Vergata (sede amministrativa del dottorato), le Università telematiche Uninettuno ed E-Campus, la New Vision University di Tiblisi, l’University of Arts di Tirana, l’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Ia Fondazione MAXXI.
Il corso ha una durata di tre anni e si pone l’obiettivo di formare studiosi e professionisti in grado di svolgere attività di ricerca, gestione e progettazione presso istituzioni pubbliche e private anche di livello internazionale. Un corso dall’approccio interdisciplinare, garantito dalla compresenza di enti diversi che portano in dote approcci metodologici ed esperienze diverse fra loro ma allo stesso tempo complementari. Quattro i curricula che approfondiscono altrettanti settori legati al patrimonio culturale: dallo studio storico, artistico e archeologico alle tecniche di valorizzazione.
Sedici in tutto i posti disponibili, tutti coperti da borse di studio, di cui due finanziate interamente dall’Accademia di Belle Arti di Firenze per il curriculum in “New media per la comunicazione e la valorizzazione del patrimonio artistico”. Le candidature sono aperte fino a 7 settembre 2022. Possono accedere al Dottorato nazionale in Scienze del patrimonio culturale gli studenti che hanno già conseguito o conseguiranno la laurea magistrale o il diploma accademico di II livello entro la scadenza delle immatricolazioni.
“L’estensione del Dottorato di ricerca al comparto Afam – spiega il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Claudio Rocca – è un passo storico e concreto verso il raggiungimento della piena parità di Accademie, Conservatori e Isia con le Università. Nei ventitré anni che ci separano dalla riforma del sistema dell’Alta formazione Artistica, Musicale e Coreutica, incompiuta perché non ha mai ricevuto i decreti attuativi, Accademie e Università non hanno mai smesso di collaborare proponendo spesso percorsi congiunti con l’obiettivo, fra le altre cose, di far conoscere il valore della ricerca artistica e favorirne l’entrata a pieno titolo nell’alveo delle discipline umanistiche“.