Ad Aosta lo chef stellato Paolo Griffa riapre lo storico Caffè Nazionale: è pasticceria, bar ma anche ristorante di alta cucina
Dalle finestre gotiche della “chapelle”, è tornata a splendere la luce. La sala decagonale del municipio di Aosta, unica testimonianza rimasta del medievale convento di San Francesco che sorgeva al posto dell’attuale piazza Émile Chanoux, è ora il cuore del nuovissimo ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale.
Il lavoro dei tecnici della sovrintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione ha riportato alla luce i colori originari degli spazi, che hanno perso gli stucchi scuri e i vetri colorati che per anni hanno reso questo spazio buio e quasi cupo. La chapelle è il simbolo della nuova vita del Nazionale, locale storico di Aosta, al pianterreno del municipio, che ieri ha visto l’avvio di un nuovo corso. Alla guida di quella che ha aperto da questa mattina alle 7 c’è Paolo Griffa, chef una stella Michelin in arrivo dal Petit Royal di Courmayeur. È una pasticceria, è un bar, è un ristorante di alta cucina.
Lo scrigno è al piano inferiore. In cucina lavora la brigata di Griffa, maître patissier prima di chef; la cantina è un angolo unico, con bella mostra delle 2.500 bottiglie che dovranno ancora crescere fino a 3.000. Gli spazi sono stati rinnovati per intero: il Nazionale è rimasto chiuso due anni e mezzo; i lavori sono durati sei mesi. All’ingresso lo storico bancone del Nazionale è rimasto al suo posto, rinnovato nei colori. Le pareti sono chiare, lo stile è lineare e minimale. I pavimenti in graniglia di marmo all’ingresso e i parquet nelle sale hanno ritrovato splendore. Il dehors è ricercato, pieno di verde.
La pasticceria, con offerta di royal tea e cocktail bar, è aperta tutti i giorni; il ristorante -che nonostante la partenza volutamente soft per rodare attrezzature e personale ha già vissuto un primo boom di prenotazioni ed è al completo per le prime due settimane- sarà aperto dal giovedì al lunedì, a pranzo e a cena.
Gli spazi sono comunali, in concessione. “Per noi è un momento importante- dice il sindaco di Aosta, Gianni Nuti- come esempio di grande collaborazione tra pubblico e privato: il privato ha investito in un bene nel suo. In più, Paolo Griffa ha fatto personalmente il giro di tutti gli esercenti della piazza, andandosi a presentare e spiegando ciò che vuole fare, con uno spirito di cooperazione e non competizione”.
Al taglio del nastro ha partecipato anche il presidente della Regione, Erik Lavevaz. “Bar e ristorante saranno due identità separate, che vivranno insieme- dice Griffa-. Lo spazio è molto grande, bar e ristorante saranno accomunati da prodotti di alto livello. Vogliamo essere un locale a 360 gradi, dalle colazioni, al pranzo, all’aperitivo al tea time, alla cena e dopocena, vogliamo entrare nella vita quotidiana della città”.