“Animal farm” è il nuovo disco dei Pupi di Surfaro


“Animal Farm” è il nuovo disco della band siciliana Pupi di Surfaro, ispirato all’opera di George Orwell e dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della sua nascita

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“Animal Farm” arriva dopo cinque anni dal fortunato “Nemo Profeta”, il disco che ha aperto la strada al Nu Kombat Folk. È un album concettuale, ispirato alla letteratura distopica del ‘900 europeo ed è dedicato al genio di Pier Paolo Pasolini, nell’anno del 100° anniversario della sua nascita. Come nel romanzo omonimo di George Orwell, nel disco la figura del maiale, l’animale geneticamente più vicino all’uomo, attraverso una lunga serie di ribellioni e rivoluzioni, conquiste politiche, sociali ed evolutive, piccole e grandi, riesce ad emanciparsi dalla sua condizione di bestia sottomessa, soggiogata e schiava del potere. Ispirato da principi di uguaglianza e solidarietà, finisce poi per tradire i suoi fedeli compagni e la sua stessa causa. È un album concettuale che racconta la nostra società, in un periodo storico in cui il sistema capitalista e imperialista si rivela in tutta la sua mostruosità e spietata aberrazione. L’illusione borghese tradita dai suoi stessi assurdi presupposti. Le grandi verità monolitiche si rivelano gigantesche menzogne.
Ogni rivoluzione, lotta sociale e conquista ci ha fatto approdare ad una sempre più
assurda e sofisticata condizione di finta libertà e nuova schiavitù. Un deserto, una gabbia senza sbarre da poter infrangere e tanto sconfinata da non poter sfuggire.

I Pupi di Surfaro è un progetto vivo, in continua evoluzione, una sperimentazione continua e sempre aperta, un laboratorio di idee e suoni. Un progetto con una identità forte, ma non fissa. Nasce dalla necessità di scoprire il folk, le radici. Si evolve nella consapevolezza, l’esigenza di trovare uno stile comunicativo contemporaneo, originale, innovativo. È un progetto radicato nel passato, che vive nel presente, proiettato nel futuro. Fugge dagli stereotipi del folk, legato all’utilizzo di suoni e strumenti musicali anacronistici, museali. Ma della musica popolare vuole mantenere vivo lo spirito, l’intenzione, l’ironia, la rabbia, i temi sociali e politici, lo sguardo sui fenomeni storici, attuali e del passato, visti da vicino, dal basso, dal “sud”. Una parola prorompente, poetica e diretta. Concreta e dissacrante. Un suono forte, potente, trascinante.

TRACK BY TRACK

POVERA PATRIA – Cover del brano del grande Franco Battiato. Siciliano, visionario e sperimentatore per eccellenza.
TOTALITARISM – È un canone psichedelico. Non c’è via di scampo. Siamo schiavi della nostra cultura dominante. Il nostro modello di libertà fa parte del pacchetto completo in dotazione al momento della consegna della nostra gabbia.
PARRU CU TIA – Un testo del grande poeta siciliano Ignazio Buttitta, che recita “to è la curpa!”. Se vivi miseramente, chino e schiavo del potere, è solo colpa tua. Purtroppo, ancora attualissimo.
HOBESUS – È ispirato a L’obeso di Giorgio Gaber. Descrive la società capitalista che mangia e divora tutto e tutti. Non è mai sazia e diventa sempre più grande, enorme, fino ad esplodere.
PIG THE ENEMY! – È un inno, un insulto e un’imprecazione. Riprende direttamente il romanzo Animal farm di Orwell. È un incitamento alla ribellione, alla rivoluzione… And fuck the capitalism!
AMAMI IN SOGNO – Una ballata. Una storia di un amore malato e perverso. Un maiale ama follemente una creatura piccola e delicata. Attratto fisicamente è spinto dal suo istinto bestiale. Ha paura di avvicinarsi a lei. Ha paura di amarla. Vuole fermarsi un attimo prima di toccarla, per paura di farle del male.
MALAMERIKA – È ispirato a Sicilia armata, il libro-inchiesta di Antonio Mazzeo. È dedicato alla lotta contro la militarizzazione della Sicilia. Contro il MUOS e le basi militari americane e filo-americane nell’isola.
CARA LIBERTÀ – Introdotta da un estratto del discorso sulla Costituzione del 1955 di Piero Calamandrei. È un inno alla Costituzione italiana. Dedicata a tutte le vittime e le vite sacrificate nella lotta contro la follia della guerra e alla conquista della libertà.
QUANNU LU PORCU… – Chiude il disco e percorre le tappe evolutive che “l’animale” ha percorso, dall’alba dei tempi, per giungere alla condizione di “libero e pensante”. Da uno stato di totale immersione ed armonia con la natura, ad una presunta capacità di potere e di controllo. L’animale selvaggio conquista, tappa dopo tappa, la sua posizione di schiavo, seduto comodamente nella sua lussuosa gabbia super-tecnologica.