Packaging alimentare. ecco come si preparano i film plastici per gli alimenti con tutte le informazioni che può trovare il consumatore
Su qualsiasi confezione alimentare troviamo una serie di informazioni, indicazioni e notizie, oltre ovviamente a tutti quei dati che riguardano il brand, il nome del prodotto e il luogo in cui è stato confezionato. La produzione del packaging alimentare porta alla necessità di risolvere alcune problematiche, sia dal punto di vista del confezionamento in sé, sia per le metodologie di stampa da utilizzare.
Stampare sui film plastici
Una buona percentuale delle confezioni industriali per alimenti si produce utilizzando appositi film plastici. Questi sono preparati in lunghi rotoli, che verranno poi tagliati e termosaldati al momento del confezionamento del singolo alimento. A tale scopo si utilizzano appositi macchinari, che in molti casi sono presenti sul sito di produzione degli alimenti, perché questi possano essere confezionati rapidamente dopo la preparazione, senza alcuna attesa. I film plastici sono spesso prestampati con varie informazioni riguardanti il prodotto. In questi casi si utilizza la stampa flessografica, un processo che consente di stampare lunghe bobine di materiale da utilizzare per le confezioni alimentari. Un esempio di tale pratica è dato dalla stampa flessografica Celvil, un’azienda che produce shopper, sacchetti, involucri e confezioni per prodotti alimentari, cosmetici e di altro genere.
Produrre materiale per alimenti
I film continui da utilizzare per il packaging alimentare devono offrire una serie di importanti caratteristiche. Per legge infatti la confezione non deve rilasciare nell’alimento alcun tipo di sostanza che ne possa modificare le caratteristiche organolettiche. Oltre a questo vi sono alimenti che necessitano di condizioni particolari per la loro corretta conservazione. Per questo si producono film plastici opachi, o preparati unendo più materiali. In questo modo si possono ottenere confezioni che non fanno passare l’aria, l’umidità o la luce solare. Allo stesso modo queste possono invece presentare dei micro fori, che garantiscono il corretto scambio gassoso con l’esterno; si sfruttano soprattutto per la frutta, la verdura o alcuni prodotti da forno a breve conservazione.
Cosa si stampa sulle confezioni
Anche per ciò che concerne le informazioni stampate sulle confezioni alimentari, chi le produce è costretto a seguire alcune specifiche norme. Gli alimenti venduti in Italia devono infatti presentare informazioni per quanto riguarda gli ingredienti, la possibile presenza di allergeni, il sito di produzione. Oltre a questo saranno presenti dati per ciò che concerne l’azienda di produzione, la scadenza, il peso e il contenuto di nutrienti. In futuro potrebbe esserci la possibilità che anche nel nostro Paese si introduca il sistema a semafori, che indica, con i colori giallo, verde o rosso, la possibilità di consumare in modo più o meno controllato il singolo alimento. Questo tipo di indicazione oggi è ancora in discussione, quindi solo in futuro capiremo se sarà usata in tutta la Comunità Europea o meno. Per quanto riguarda invece i nutrienti contenuti, ogni confezione alimentare riporta sia il contenuto per 100 g, sia quello per porzione, indicando con precisione il peso della porzione media. In questo modo il consumatore può comprendere a fondo quali siano i benefici del singolo prodotto per la sua alimentazione.