Elezioni: quanto prende uno scrutatore e come diventarlo


Ecco quanto prende uno scrutatore e come si può fare domanda per le prossime elezioni: può essere interessante dal punto di vista economico

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Fare lo Scrutatore può essere interessante dal punto di vista economico, in questa Guida vedremo quanto prende uno Scrutatore e come si può fare domanda per essere inserito nelle prossime Elezioni.

Elezioni: Fare lo Scrutatore Conviene
Sono sempre più i cittadini che decidono di presentare domanda d’iscrizione all’albo per diventare scrutatori in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie.

Un aumento che si spiega col fatto che tale servizio prevede il diritto ad un compenso, traducendosi di fatto in una possibilità per arrotondare le proprie entrate.

Come si diventa e quanto prende uno scrutatore? A dircelo è la Legge, che disciplina in modo rigoroso tutti gli aspetti relativi alla costituzione e formazione dei seggi, nonché quelli relativi ai compiti e ai compensi degli scrutatori e del Presidente del seggio i quali, come è facile intuire, variano prima di tutto sulla base delle rispettive responsabilità.

Scrutatore e Seggio elettorale: quanto prende?
Come appena accennato, la legge disciplina anche le modalità di costituzione e formazione del seggio elettorale. Riguardo a quest’ultimo, tuttavia, è necessario fare una precisazione, dal momento che l’espressione non è tecnicamente corretta.

Essa, infatti, viene usata erroneamente a livello informale con una doppia accezione:

per indicare il luogo in cui si vota;
gli organi preposti al controllo e alla gestione della votazione e dello scrutinio.
Nel primo caso, è corretto parlare di “sale della votazione”, che sono numericamente tante quante sono le sezioni elettorali del comune. Nel secondo caso, invece, l’espressione tecnica corretta è “ufficio elettorale di sezione” composto da un presidente, gli scrutatori (il cui numero varia da 2 a 4 a seconda del tipo di consultazione) e un segretario.

Come si diventa Scrutatore?
La scelta degli scrutatori segue un iter preciso. Per essere selezionati come scrutatori è importante essere iscritti all’Albo unico delle persone idonee a ricoprire l’incarico nella sezione elettorale di competenza. L’iscrizione è completamente gratuita, si effettua compilando il modulo di domanda distribuito presso lo sportello comunale di competenza e riconsegnato secondo le modalità previste da ciascun Comune, entro la data del 30 novembre di ogni anno. Una volta inseriti nell’Albo, l’iscrizione dura a vita, salvo richiesta di cancellazione.

La scelta degli scrutatori è fatta dalla commissione elettorale comunale secondo criteri discrezionali e con voto unanime.

I selezionati ricevono una copia della nomina entro le due settimane precedenti la votazione e sono obbligati a presentarsi, salvo comprovati motivi gravi, per evitare di incorrere in sanzioni amministrative e penali.

Requisiti, Mansioni e Guadagno dello Scrutatore
Come diventare scrutatore quindi?Per quanto riguarda i requisiti richiesti per diventare scrutatore è sufficiente essere in possesso della maggiore età, di un diploma di licenza media ed essere iscritti alle liste elettorali del proprio Comune, non avere un’occupazione o essere lavoratore autonomo o dipendente. Esistono, però, delle limitazioni; infatti, non possono diventare scrutatori i dipendenti di alcuni Ministeri, come quello degli Interni, Poste e Telecomunicazioni e quello dei Trasporti, gli appartenenti alle forze armate, i rappresentanti di lista, i segretari comunali o i dipendenti impiegati presso gli uffici elettorali e, ovviamente, i candidati alle elezioni.

Sotto il profilo delle mansioni svolte, gli scrutatori sono responsabili:

dell’apposizione della propria firma all’esterno delle schede elettorali ai fini dell’autenticazione;
della preparazione di tutto ciò che occorre per la votazione.
dell’identificazione di ogni cittadino votante, mediante la registrazione degli estremi del documento di riconoscimento sulle liste di sezione;
dell’annotazione, nell’apposito registro, del numero di tessera elettorale;
di essere presente e partecipare a tutte le fasi dello spoglio delle varie schede;
compilare le varie tabelle e conteggio dello scrutinio;
di affiancare il presidente del seggio elettorale e il suo segretario, sia nella stesura dei verbali che di altri atti relativi a tutte le operazioni di voto e di scrutinio.
I lavoratori, inoltre, hanno diritto a permessi elettorali sul lavoro, ossia permessi di assenza dal lavoro retribuiti, anche nei casi in cui la votazione non dovesse impegnare il lavoratore scrutatore per l’intera giornata.

Quanto Guadagna uno Scrutatore
Ora andiamo nel dettaglio e vediamo quanto guadagna uno Scrutatore. Lo scrutatore ha diritto ad un compenso per il servizio prestato in occasione delle consultazioni. L’importo spettante è, come già anticipato, fissato dalla legge e varia in base al tipo di consultazione. Pertanto nel caso di:

Referendum: importo di 104 euro giornalieri (53 in caso di seggi speciali);
Parlamento europeo: importo di 96 euro giornalieri;
Parlamento europeo e amministrative: importo di 121 euro giornalieri;
Elezioni amministrative e politiche: 120 euro giornalieri;
Parlamento europeo + amministrative comunali e regionali: importo di 146.00 euro giornalieri.
Per i presidenti di seggio, invece, l’importo previsto è così ripartito:

Referendum: importo di 130 euro giornalieri (79 in caso di seggi speciali);
Parlamento europeo: importo di 120 euro giornalieri;
Parlamento europeo e amministrative: importo di 156 euro giornalieri;
Elezioni amministrative e politiche: 150 euro giornalieri;
Parlamento europeo + amministrative comunali e regionali: importo di 194.00 euro giornalieri.
Se nelle stesse giornate sono previste più elezioni, agli importi indicati vanno aggiunti 25 euro o 22 in caso di referendum per gli scrutatori e 37 euro o 33 in caso di referendum per il presidente.

Modalità di riscossione del Guadagno
Il compenso può essere riscosso dopo l’avvenuta comunicazione allo scrutatore da parte del Comune. In genere esso non è disponibile prima di 30 giorni dal termine delle operazioni elettorali ed è erogato dallo Stato, dal Comune e dalla Regione in percentuali diverse a seconda della tipologia di consultazione.