Caro bollette: intervento straordinario di ARERA evita il raddoppio dei prezzi, aumento dell’elettricità contenuto al +59%. Associazioni dei consumatori infuriate
Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’ARERA limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio.
I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis.
L’Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati.
Nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (PUN) infatti è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021.
L’intervento eccezionale dell’Autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela.
L’aggiornamento trimestrale riguarda questa volta soltanto l’energia elettrica.
In base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall’ARERA (delibera 374/2022/R/gas) il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela verrà aggiornato alla fine di ogni mese e pubblicato nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano.
Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà quindi pubblicato sul sito dell’Autorità – arera.it – entro 2 giorni lavorativi dall’inizio di novembre. L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre.
Il metodo sarà in vigore fino al termine della tutela gas per i clienti domestici, previsto per gennaio 2023, termine sul quale l’Autorità oggi stesso, ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento ribadendo la richiesta che la scadenza venga posticipata. Nella stessa segnalazione, viste le criticità del momento, l’Autorità anche per l’elettricità chiede di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici.
“L’eccezionalità della situazione, con un conflitto che rende incerte le forniture e continua a spingere in alto i prezzi – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – ha meritato un intervento altrettanto eccezionale, anche considerando che il Parlamento e il Governo sono impegnati in una fase di transizione. Un raddoppio delle bollette avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità, mettendo ulteriormente in difficoltà le famiglie e il sistema energetico”.
In base a quanto previsto dal decreto “Aiuti Bis”, l’ARERA anche per il IV trimestre è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole, sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti e confermando l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, hanno comunque un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.
L’Autorità, come previsto sempre dal decreto “Aiuti Bis”, ha confermato anche il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas che, per il quarto trimestre consecutivo, consentiranno alle famiglie ammesse a questo strumento di protezione di compensare in misura significativa gli effetti degli aumenti, anche grazie al contenimento dell’aumento nel settore elettrico reso possibile dall’intervento straordinario deciso dall’Autorità. Come previsto, sono confermate beneficiare di tali bonus sociali le famiglie con un livello di ISEE fino a 12.000 euro (soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose). I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un ISEE valido ed entro la soglia indicata, nell’anno 2022.
Per quanto riguarda il gas, il nuovo metodo di aggiornamento, pur non potendo agire sugli eccezionali livelli dei prezzi di mercato, mira a rendere più sicure le forniture ai consumatori. Le perduranti tensioni geopolitiche, infatti, hanno aumentato le criticità per i venditori nel reperire sui mercati all’ingrosso il gas necessario a soddisfare i propri clienti, anche domestici. Con il nuovo meccanismo si riduce il rischio che i venditori non siano in grado di garantire la propria operatività e le forniture, minimizzando il pericolo che le famiglie debbano ricorrere ai servizi di ultima istanza e gli stessi venditori al servizio di default, pregiudicando l’intero equilibrio economico della filiera gas italiana con costi aggiuntivi che verrebbero socializzati.
L’Autorità ha fornito anche precise informazioni sui meccanismi di fatturazione nel corso del mese di ottobre in particolare indicando che verrà utilizzato, per le fatturazioni in acconto, il prezzo relativo al mese precedente. Tale meccanismo trova analoga applicazione anche per i mesi successivi.
Sono poi stati introdotti specifici obblighi di trasparenza a carico dei venditori che, in caso di necessità di ricalcoli di prezzo rispetto a quanto precedentemente fatturato, dovranno non solo darne opportuna informazione in bolletta (come previsto dalle regole della Bolletta 2.0), ma anche creare un’apposita sezione sul proprio sito internet per spiegare, in maniera chiara e comprensibile, il motivo del ricalcolo e la modalità di determinazione dei prezzi. La fatturazione, se i sistemi del venditore lo consentono, potrà divenire anche mensile.
Gli effetti nella bolletta elettrica
L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente (nell’ultimo trimestre l’anno scorrevole[1] corrisponde con l’anno solare).
In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1° gennaio 2022 -31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente).
L’andamento dei mercati
Le incertezze legate agli sviluppi del conflitto russo-ucraino continuano a sostenere i prezzi nei mercati dei prodotti energetici e ne alimentano la volatilità.
Per quanto riguarda il gas naturale, in Europa permangono condizioni di scarsità di offerta, acuite dapprima dalla riduzione e poi- a partire dal 31 agosto – dalla completa sospensione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1. In questo contesto, il prezzo del gas naturale ha esibito forti oscillazioni con picchi che, nella seconda metà di agosto, hanno superato i 300 €/MWh.Gli alti livelli di prezzo hanno però incentivato le importazioni di GNL, contribuendo al riempimento degli stoccaggi europei oltre il target previsto dalla nuova regolazione europea (80% entro il 1° novembre 2022).
Condizioni di scarsità di offerta sono emerse anche nel mercato elettrico.
Accanto alla ridotta disponibilità di energia nucleare francese, la siccità, che ha caratterizzato i mesi primaverili e estivi, non solo si è tradotta in una minore produzione idroelettrica rispetto allo scorso anno ma ha altresì limitato la disponibilità produttiva di alcuni impianti a ciclo combinato ubicati nel bacino del Po, per i vincoli di raffreddamento associati alla riduzione della portata del fiume.
In questo contesto, seguendo il trend al rialzo del prezzo del gas, il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica (PUN) ha raggiunto i valori record sopra ricordati.
Le componenti della bolletta
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la crescita del + 59% del prezzo finale della famiglia tipo (66,01 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte) è sostanzialmente legato all’abnorme aumento della voce energia PE, +59,6%, appena contrastato dal limitato calo della voce di dispacciamento PD, -0,6%. Stabile la voce PPE di perequazione.
Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).
Tutti i dettagli dell’aggiornamento sono disponibili nell’allegata Scheda Tecnica.
[1] Per anno scorrevole si intende l’anno composto dal trimestre oggetto dell’aggiornamento e i tre trimestri precedenti, considerando anche il consumo associato ad ogni trimestre.
CODACONS: UN MASSACRO
Gli aumenti delle tariffe della luce disposti oggi da Arera rappresentano un “massacro” per milioni di utenti e imprese e portano nel 2022 ad una stangata da +662 euro a famiglia su base annua. Lo afferma il Codacons, commentando gli aggiornamenti trimestrali delle tariffe.
Alla luce dei nuovi dati, e considerato il numero di utenze domestiche del mercato tutelato, la spesa delle famiglie per l’energia elettrica è salita nel 2022 per complessivi 8,1 miliardi di euro rispetto all’anno precedente – analizza il Codacons –. Nel confronto con il 2020 emerge come in soli due anni la bolletta media della luce sia salita del +144%, passando dai 542 euro a famiglia del 2020 ai 1.322 euro del 2022, con una maggiore spesa pari a + 780 euro e nucleo.
“L’emergenza energia rappresenta uno tsunami senza precedenti che avrà effetti sulla nostra economia peggiori sia della crisi del 2008, sia della pandemia Covid – avvisa il presidente Carlo Rienzi – L’impennata delle bollette porterà ad una ulteriore crescita dei prezzi al consumo con le famiglie che, sempre più impoverite, saranno costrette a tagliare i consumi; negozi e imprese, non potendo sostenere costi energetici abnormi e riduzione delle vendite, andranno incontro alla chiusura, lasciando a casa migliaia di lavoratori. Un dramma economico e sociale che il nuovo Governo deve a tutti i costi evitare, correggendo gli errori del passato ed imponendo il price cap ai prezzi dell’energia” conclude Rienzi.
ASSOUTENTI: NUOVI RINCARI “MOSTRUOSI”
Con i nuovi aggiornamenti delle tariffe elettriche decisi oggi da Arera, la spesa per la luce sarà pari a 445 euro a nucleo familiare solo nell’ultimo trimestre dell’anno, portando così la bolletta media dell’elettricità a raggiungere il record di 1.315 euro a famiglia nel 2022. Lo afferma Assoutenti, che fornisce i dati sull’impatto delle nuove tariffe energetiche sui consumatori italiani.
“I rincari decisi da Arera sono “mostruosi” e portano la bolletta media della luce a quota 1.315 euro a famiglia nel 2022, una cifra mai raggiunta prima – spiega il presidente Furio Truzzi – A tali aumenti si aggiungeranno quelli per il gas, che saranno resi noti solo a novembre ma che si preannunciano già pesantissimi”.
“Una situazione estremamente grave che rischia di portare nei prossimi mesi ad un vero e proprio dramma economico, con migliaia di famiglie e imprese che non riusciranno a pagare le bollette e dovranno dichiarare il default, e conseguenze pesanti su occupazioni, consumi e Pil – prosegue Truzzi –. Il nuovo Governo nei suoi primi mesi di attività dovrà dedicarsi in via prioritaria all’emergenza energia, trovando risorse e strumenti per bloccare i prezzi di luce e gas e sostenere famiglie e attività in crisi”.
“Proprio per questo Assoutenti assieme ad altre 15 associazioni di consumatori ha convocato per il 18 ottobre una assemblea nazionale degli attivisti e volontari aperta ai sindacati e alle associazioni delle imprese, al volontariato e all’associazionismo ambientalista, per dar vita a un fronte di emergenza energetica nazionale” – conclude Truzzi.