In Nigeria ritorno a scuola per 7mila bambini sfollati da Boko Haram. Ora le autorità di Borno lanciano il programma per i minori
In Nigeria circa 7mila bambini e ragazzi sfollati a causa delle attività della milizia di ispirazione jihadista nota come Boko Haram sono stati iscritti a scuola dopo anni di mancato accesso all’istruzione nell’ambito di un programma lanciato dalle autorità dello Stato nord-orientale del Borno. A darne notizia è stato lo stesso governatore della regione, Babagana Zulum, che ha partecipato alla cerimonia di iscrizione dei giovani.
L’evento si è tenuto nella città di Monguno, che ospita diversi campi per persone sfollate e che dista qualche decina di chilometri dai confini con Camerun e Ciad. La località è stata più volta attaccata dai miliziani di Boko Haram ed è stata anche occupata dal gruppo armato per diversi mesi nel 2015.
Stando a quanto riferito da Zulum i ragazzi coinvolti nell’iniziativa hanno tutti un’età compresa fra i sei e i tredici anni e sono stati inseriti nell’anno scolastico che frequentavano al momento di dover abbandonare le loro case per via delle aggressioni della milizia.
Un primo gruppo di oltre 4.200 minori è stato iscritto domenica scorsa mentre altri 2.800 circa sono stati registrati ieri. Molti dei bambini e dei ragazzi nuovamente inseriti nel percorso scolastico hanno perso i loro genitori a causa dei raid di Boko Haram, che ha lanciato una sua prima grande offensiva in Borno e in altri Stati limitrofi a partire dal 2009. L’obiettivo delle autorità regionali, stando a quanto riportano media locali, è quello di arrivare a iscrivere a scuola circa 20mila ragazzi sfollati. E’ la terza vota che il governo del Borno lancia un’iniziativa simile.
Il conflitto fra lo Stato nigeriano e Boko Haram, stando ai numeri del Programma di sviluppo dell’Onu (Undp), ha provocato in meno di 15 anni 35mila morti dirette e 350mila indirette – ossia decessi per fame e condizioni di vita precarie derivanti dal conflitto – nonché milioni di sfollati.