Elezioni in Brasile: il leader della sinistra Lula non riesce a raggiungere il 50% più uno dei voti necessari. Andrà al ballottaggio con il presidente uscente Bolsonaro
In una giornata di votazioni tranquilla, senza incidenti di rilievo, milioni di brasiliani si sono recati ieri alle urne per eleggere deputati, senatori, governatori e presidente della Repubblica per i prossimi quattro anni. Per eleggere la massima carica dello Stato servirà un secondo turno, previsto nell’ultima domenica di ottobre.
STRETTO MARGINE TRA LULA E BOLSONARO
Ieri, con uno stretto margine di voti, Luíz Inacio Lula da Silva, del Partido dos Trabalhadores (Pt), ha ottenuto infatti il 48,21% (circa 56,5 milioni) di voti, senza dunque raggiungere la maggioranza assoluta dei consensi che gli avrebbe permesso l’elezione al primo turno. L’attuale presidente, Jair Bolsonaro, del Partido Liberal (Pl), ha ottenuto invece il 43,38% (circa 50,8 milioni) di voti. Lo scarto tra i due è risultato più ridotto rispetto a quanto indicasse la maggior parte dei sondaggi pre-elettorali.
GLI ALTRI CANDIDATI
Simone Tebet, del Movimento Democratico Brasileiro, ha ottenuto il 4,18% dei voti e Ciro Gomes, del Partido Democratico Trabalhista, ha ottenuto il 3,05% dei voti. Lula ha vinto nelle regioni nord-est e nord, mentre Bolsonaro ha vinto nel sud-est, nel sud e nel centro-ovest.