Il Carroccio presenta le sue richieste in vista del nascente governo Meloni: Salvini non molla il Viminale e la Lega chiede altri quattro ministeri
“Il consiglio federale della Lega ha ascoltato la relazione del segretario Matteo Salvini e gli ha confermato pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia un governo politico e all’altezza delle aspettative“. Lo comunica l’ufficio stampa del leader della Lega, al termine del consiglio federale del partito. E lo stesso segretario del Carroccio, all’uscita dall’incontro che si è svolto negli uffici della Camera, dichiara: “Pronti a un governo di centrodestra finalmente scelto dagli italiani, un governo politico che lavorerà per cinque anni senza beghe e litigi come a sinistra si augurerebbero”.
LE RICHIESTE DELLA LEGA A MELONI
Nel corso del consiglio federale della Lega “sono state approvate all’unanimità le priorità del partito – fa sapere l’ufficio stampa di Salvini – Stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo“.
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LA LEGA PUNTA CINQUE MINISTERI
Durante la riunione non è emersa nessuna lista di ministri o nomi, assicurano dal Carroccio, ma si è parlato di temi e “priorità” che interessano al partito. Come si legge ancora nel comunicato, la Lega punterebbe al ministero dell’Interno, le Infrastrutture, l’Agricoltura, la Giustizia, gli Affari regionali. Salvini ha ricordato che la Lega “ha donne e uomini di valore che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità” e alla fine ha confermato di avere “idee chiare” sul da farsi e sulla squadra da portare al governo. “Nel corso del congresso federale sono stati ipotizzati gli scenari futuri, ribadito l’ottimo lavoro della Lega di governo, ricordata la necessità di riportare al centro ‘la buona politica’ chiudendo così la stagione dei tecnici“, fa sapere la Lega.
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SALVINI: “C’È UN BRUTTO CLIMA”
Salvini ha aperto il consiglio federale della Lega mostrando la prima pagina del quotidiano ‘La Repubblica’ di ieri, il cui titolo di apertura è ‘Assedio a Salvini’. E ha commentato: “In un momento drammatico tra guerra, missili coreani, gas, emergenza bollette e inflazione, il principale giornale della sinistra fa un’apertura contro di me. C’è un brutto clima”, ha osservato il leader del Carroccio.
Prima del consiglio federale, il segretario della Lega ha spiegato che questa situazione di crescente tensione, con un Paese in grave crisi, rischia di alimentare odio e violenza politica individuando bersagli precisi. “Basta una testa calda…“, ha aggiunto Salvini.
GIORGETTI: “SALVINI CANDIDATO NATURALE AL VIMINALE”
“C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi“. Così il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intercettato da Fanpage.it e Fattoquotidiano.it al termine del consiglio federale della Lega. Salvini unico candidato della Lega al Viminale? “Mi sembra un candidato naturale”, ha detto Giorgetti.
IL MESSAGGIO DELLA LEGA AGLI INDUSTRIALI: “AVANTI CON FLAT TAX E QUOTA 41”
“Avanti tutta sull’estensione della flat tax fino a 100mila euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota 41, per dare opportunità ai giovani”. È il succo dei ragionamenti di molti membri del consiglio federale della Lega, “che individuano nella revisione del reddito di cittadinanza, nel taglio della burocrazia e nello sblocco dei cantieri altre priorità per il governo nascente. Prima emergenza ovviamente da affrontare e risolvere quella delle bollette e del caro-energia, con un intervento importante che la Lega invoca da tempo, in attesa di un’azione (se mai ci sarà) a livello europeo”, fa sapere il Carroccio come riferisce la Dire (www.dire.it).