In cosa consiste la capacità di saper prendere decisioni? E perché ci sono persone che non sanno da dove cominciare? Gli psicologi spiegano come fare
In cosa consiste la capacità di saper prendere decisioni? E perché ci sono persone che non sanno da dove cominciare? Essere in grado di prendere decisioni è un’abilità innata? Quali sono i fattori che influenzano lo sviluppo di questa facoltà nel corso degli anni? Qual è il ruolo della famiglia, dell’istruzione, della carriera, del lavoro e delle relazioni in questo processo? Quali sono le conseguenze pratiche e psicologiche della mancanza di questa destrezza?
Gli esperti di Guidapsicologi.it, ci spiegano che imparare a prendere decisioni è possibile, superando la tipica paura generata dall’incertezza di non aver preso la decisione corretta, e ci forniscono alcuni consigli pratici per sviluppare questa capacità.
Perché ci sono persone che non sanno come prendere decisioni?
L’atto di prendere decisioni può generare in alcune persone stati di insicurezza, paura, agitazione… in grado di bloccare il soggetto che si trova in questo processo decisionale. Alcuni dei motivi che rendono difficile prendere decisioni sono la paura di sbagliare e la consapevolezza di ciò che perdiamo seguendo un cammino rispetto a un altro: e così le conseguenze che dobbiamo assumerci attraverso la decisione, ci limitano nel momento della scelta.
Ogni volta che prendiamo una decisione ci sono conseguenze piacevoli e spiacevoli; tuttavia, non sempre siamo preparati ad accettare quelle spiacevoli, e questo può generare senso di colpa, frustrazione, impotenza, e di conseguenza impedirci di scegliere e di andare avanti, bloccandoci in uno stato di titubanza infinita.
L’atto di prendere una decisione implica scartare altre opzioni e, di conseguenza, rinunciare a qualcosa senza essere sicuri che ciò che abbiamo deciso sia la cosa “corretta”. La mancanza di questa certezza rassicurante, unita all’incapacità di sacrificare le alternative di cui disponiamo fino al momento della scelta, possono rendere il processo decisionale un vero e proprio ostacolo da evitare il più possibile.
La capacità di prendere decisioni è innata?
Potremmo dire che la capacità di decidere è acquisita. Tale abilità, infatti, è influenzata dallo stile di educazione che abbiamo ricevuto nel corso della nostra vita. Autonomia, fiducia in se stessi, autostima e responsabilità sono aspetti che iniziano ad integrarsi fin dai primi anni di vita. Man mano che i bambini prendono decisioni, imparano a conoscerle e rendono questo atto qualcosa di naturale, potendo scegliere in qualsiasi momento secondo le loro preferenze, senza pretese o giudizi.
Tuttavia, man mano che cresciamo, l’influenza dei genitori, dei parenti e del contesto influenza il modo in cui il bambino agisce, pensa e sente. Nel caso di un ambiente iperprotettivo, tali figure impediscono alla persona di decidere e, di conseguenza, di subire gli effetti delle proprie scelte e imparare ad affrontarli e gestirli. Oppure, nel caso di un ambiente autoritario, con tendenza a recriminare eccessivamente gli errori, si crea uno stato di costante tensione e ansia che porta a un blocco nel prendere una decisione.
Quali sono le conseguenze pratiche e psicologiche del non saper prendere decisioni
Non sapere come prendere decisioni può significare sottomettersi a quelle degli altri, o lasciarsi trascinare dagli eventi senza farsi carico della propria vita. E questo ha conseguenze importanti sulla quotidianità.
Le conseguenze dell’essere bloccati quando ci si trova a prendere decisioni possono rappresentare un limite importante per lo svolgimento delle normali attività e relazioni sociali. Di solito si tratta di persone che agiscono in maniera remissiva e dipendente, bisognose di compagnia costante e di qualcuno che possa decidere per loro. Questo genera insicurezza, bassa autostima, scarsa fiducia e dipendenza emotiva. Il fatto di dipendere da un’altra persona per prendere le nostre decisioni significa che non è in grado di prendere il controllo della propria vita, e questo porta a percepirla spersonalizzata, il che genera un evidente e inevitabile disagio.
Si può imparare a prendere decisioni?
Il processo decisionale può essere lavorato e appreso da un punto di vista adattivo. In questi casi, è possibile lavorare su convinzioni limitanti, imparare ad accettare gli errori come apprendimento, esercitarsi a prendere decisioni partendo da situazioni che non generano così tanta ansia fino a quando non ci si sente pronti ad aumentare il range di difficoltà. Questi tipi di strumenti possono aiutare a promuovere un maggiore concetto di sé, fomentare l’autostima, la fiducia e la sicurezza.
Questi strumenti possono essere elaborati insieme ad altri anche grazie al supporto di un terapeuta, così da essere in grado di affrontare situazioni che generano conflitti interni e tensioni che ostacolano la quotidianità.
Consigli pratici per sviluppare questa capacità
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Auto conoscenza. È il primo passo per prendere decisioni e costruire l’autostima. Conoscere se stessi è essenziale per iniziare ad acquisire sicurezza e facilità nel processo decisionale.
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Cosa voglio? Perché? Bisogna lavorare per conoscere se stessi attraverso le domande giuste. Molte volte non ci fermiamo a pensare e a chiederci cosa vogliamo e dove stiamo andando. Questo ci separa sempre di più dai nostri desideri e dai nostri obiettivi, e perdiamo la nostra strada oltre alla capacità di prendere decisioni.
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Sincerità. È fondamentale essere onesti con se stessi, non c’è bisogno di vergognarsi per volere qualcosa che è fuori dall’ordinario, o per voler scoprire nuove strade. Le bugie sono molto pericolose e una volta che iniziano a farsi spazio, è molto difficile smontarle e riuscire a sbarazzarsene.
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Ascoltare le emozioni e il nostro corpo. Quello che sentiamo emotivamente, mentalmente e fisicamente è un segno di come siamo, quindi è molto importante fermarsi ad ascoltarsi, senza fretta. Dobbiamo imparare a rilassarci e prenderci il nostro tempo, per gestire più facilmente il processo decisionale.
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Smettere di dare importanza a ciò che pensano gli altri. Non prenderemo mai buone decisioni se non smettiamo di ascoltare i possibili commenti delle altre persone. È un atteggiamento che non funziona e che ci distoglie dal nostro percorso, compromettendo la nostra capacità di prendere decisioni (e di farlo bene!).