Al Senato La Russa allarga le braccia, Berlusconi batte i pugni sul tavolo e lancia l’imprecazione. Poi vota, ma sbaglia uscita e manca l’urna
Clima tesissimo in Senato tra alleati di centrodestra. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, dopo un colloquio con Matteo Salvini nell’aula, si è intrattenuto con Elisabetta Casellati e Francesco Paolo Sisto, i candidati di Forza Italia al ministero della Giustizia che Giorgia Meloni però non vorrebbe.
Berlusconi raccoglie lo sfogo di Casellati, piuttosto arrabbiata. La presidente del Senato uscente, poi, si attacca a Ignazio La Russa. Lo incalza, il meloniano la ascolta ma scrolla le spalle. Passano i minuti, La Russa vota e poi si avvicina a Berlusconi, che pare chiedergli conto di qualcosa. Il neo-presidente del Senato si batte il petto, allarga le braccia, come a dire: io non c’entro. Berlusconi perde la pazienza, batte i pugni sul tavolo e rivolto a La Russa: “Vaffanculo”.
BERLUSCONI SI CONGRATULA CON LA RUSSA: “NESSUNO SCONTRO”
“Sono lieto per l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato della Repubblica. Non solo non ho mai avuto alcuno scontro con lui, ma stiamo collaborando lealmente e in pieno accordo per dare al nostro Paese un assetto istituzionale stabile e un governo forte e coeso. Congratulazioni, presidente!”. Lo scrive su Instagram Silvio Berlusconi dopo la votazione a Palazzo Madama.
Poi, un voto più complicato del previsto per Silvio Berlusconi in Senato. Il presidente di Forza Italia, spiega la Dire (www.dire.it), ha votato alla seconda chiama in corso a palazzo Madama. Accompagnato verso il catafalco da Daniela Santanchè, tra gli applausi dei senatori di Fi e FdI, l’ex premier è entrato nella cabina.
Santanchè è andata ad attenderlo all’uscita, sull’altro lato. Passato qualche secondo, probabilmente per scrivere il nome del presidente sulla scheda, Berlusconi è però uscito dalla parte sbagliata, ovvero dall’entrata, spiazzando anche Santanchè. Un commesso parlamentare ha subito spiegato l’errore e ha indirizzato il leader azzurro di nuovo verso il catafalco. Berlusconi è entrato e uscito dalla parte giusta, ma una volta fuori ha avuto qualche difficoltà a individuare l’urna per depositare la scheda. Santanchè, che lo ha accolto a braccia aperte, gli ha mostrato dove depositare il voto. Infine, qualche passo verso i senatori di centrodestra con cui si è fermato a conversare.