Il chirurgo plastico Daniele Spirito parla della nuova tendenza del “ritocchino”: la panprosoplastica, un restyling di insieme che coinvolge naso, zigomi, occhi e labbra
Non solo un ritocco di naso, palpebre o labbra. Il segreto per un nuovo volto giovane e fresco è il restyling d’insieme. Il nuovo trend in vista dell’inverno si chiama ‘panprosoplastica’, un rimodernamento completo del viso in grado di assicurare in un colpo solo sguardo accattivante, sorriso sensuale e qualche anno in meno. “La tendenza per un cambiamento radicale del proprio aspetto sta mettendo le radici tra i nostri pazienti, e questo è legittimo se la richiesta chirurgica, pur essendo multipla, rimane conservativa, permettendo comunque un risultato complessivo gratificante e non stravolgente – afferma il Prof. Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica dell’Università di Milano – Le richieste puntano sulla rinoplastica legata alla blefaroplastica con aggiunta di cantopessi, protesi facciale zigomatica per colmare l’assorbimento osseo inevitabile con il passare del tempo o lipofilling. Il punto di partenza deve essere però sempre il lifting, in particolare il minilifting composito, in grado di ringiovanire il volto di circa dieci anni”.
Il minilifting composito è un’innovativa tecnica di lifting facciale meno invasiva e più duratura di un lifting classico, che agisce su collo, guancia e zigomo, con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido. Si effettua una piccola incisione davanti al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 cm del sottocute. Da qui si fa ingresso nei piani profondi e i tessuti si riposizionano verso l’alto. L’esposizione è minima, la cicatrice quasi invisibile. L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione in regime di day hospital. L’intervento dura circa un’ora e il post operatorio prevede solo 24 ore di bendaggio e 4 giorni di medicazione adesiva. I punti di sutura sono rimossi dopo 7 giorni. Il recupero è velocissimo e non ci sono lividi, con il risultato di un viso di molto ringiovanito.
“Se il minilifting composito rinfrescherebbe il viso, una rinoplastica parziale (con ingresso all’interno del naso) correggerebbe la punta dandogli la giusta definizione e una blefaroplastica con eventuale cantopessi modificherebbe la forma delle orbite cancellando le borse – prosegue l’esperto – Si può poi aggiungere una protesi facciale zigomatica, che va a colmare l’assorbimento osseo causato dal trascorrere del tempo donando gioventù, oppure un lipofilling zigomatico che agendo nel sottocute dona bellezza. Da non trascurare poi è la consistenza delle labbra. In questo modo il volto riacquista vigore, contrastando la caduta di guance, naso e palpebre, si recupera uno sguardo accattivante, uno zigomo presente e un labbro carnoso. L’ultima parola spetta al chirurgo che valuta non solo l’aspetto tecnico della procedura ma soprattutto le motivazioni del paziente ad eseguire un intervento d’insieme”.