Iran: incendio nel carcere dei detenuti politici di Teheran


Incendio a Teheran nel carcere dei detenuti politici: colonne di fumo dall’istituto penitenziario dove è rinchiusa anche l’italiana Alessia Piperno

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Scontri tra agenti di polizia e detenuti nel carcere di Evin, a Teheran, noto per accogliere numerosi prigionieri di coscienza, tra oppositori e intellettuali. Stando ai media iraniani di stato, almeno otto persone risultano ferite e al momento non ci sarebbero vittime.

Gli attivisti sui social media stanno pubblicando foto e video che mostrano un incendio all’interno della struttura, con colonne di fumo che si innalzano dall’istituto penitenziario dove sarebbe rinchiusa anche l’italiana Alessia Piperno, la vlogger arrestata perché accusata di aver preso parte alle proteste che dal 16 settembre scuotono l’intero Paese. Molti sui social network riferiscono anche di udire colpi d’arma da fuoco.

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“Le famiglie dei prigionieri sono inorridite” scrive su Twitter una delle più note attiviste iraniane residenti negli Stati Uniti, Masih Alinejad, e aggiunge: “I paesi occidentali che hanno connazionali in quel carcere devono intervenire immediatamente affinché la Repubblica islamica individui i responsabili. Regno Unito, Stati Uniti, Belgio, Svezia Francia e altri. La vita dei detenuti è in pericolo. Il 16 ottobre, sarà un mese dall’inizio delle proteste in tante città del Paese contro le istituzioni centrali, innescate dalla morte di Mahsa Amini. La ragazza di 22 anni è morta mentre era in custodia della polizia morale che l’aveva arrestata in quanto non avrebbe indossato correttamente il velo, che in Iran è obbligatorio per le donne a partire dai 7 anni d’età.