Arrivare ad uno stallo nella perdita di peso, ovvero una fase di rallentamento o blocco, a volte anche con il recupero di qualche chilo, può dipendere dallo stress
Lo stress è uno dei maggiori ostacoli alla perdita di peso. Quando siamo stressati il corpo produce cortisolo e livelli cronicamente elevati di questo ormone sono associati a varie malattie e promuovono la resistenza all’insulina legata a sovrappeso, obesità e diabete.
Lo stress può essere fisico e si manifesta sotto forma di troppa o troppo poca attività fisica. Si sa che uno stile di vita sedentario è considerato “malsano”, per contro anche chi eccede all’opposto può causare troppo stress al corpo. La chiave è coerenza ed equilibrio.
E poi c’è lo stress mentale o percepito che svolge un ruolo enorme nel generare ripercussioni fisiche. Il modo in cui percepiamo le situazioni che viviamo aumenta la produzione di cortisolo il cui eccesso determina l’aumento del grasso viscerale a livello dell’addome (il più pericoloso per la salute, soprattutto per quella del cuore) ed incide fortemente sulle difficoltà a dimagrire.
È infatti il cortisolo a preferire lo zucchero come fonte di energia e ci spingerà a consumarne di più innescando voglie improvvise di cibo e incoraggiando il consumo di comfort food (cibi consolatori ricchi di grassi e zuccheri), lasciando per contro che i nostri cuscinetti di grasso continuino ad accumularsi.
Ci sono diverse pratiche e tecniche efficaci che possono aiutare a ridurre lo stress come ad esempio: la meditazione, la respirazione profonda ma anche trascorrere un po’ di tempo in natura, tenere un diario, praticare yoga, ecc.